(Adnkronos) – “Il pediatra di famiglia è il primo referente del bambino e, in occasione del primo bilancio di salute e delle visite programmate, è bene che affronti con i genitori il tema della prevenzione della meningite tramite la vaccinazione”. Così il pediatra Piercarlo Salari, in occasione dell’incontro “Pre-Occupiamoci della meningite: agire oggi per proteggere il domani. Storie che aiutano a scegliere”, aperto al pubblico, svoltosi oggi a Milano presso la Sala Medicinema dell’Ospedale Niguarda di Milano e promosso da Adnkronos Comunicazione, con il supporto non condizionante di Gsk.
“La discussione riguardante i vaccini contro la meningite dovrebbe essere proposta contestualmente a quella che si fa ai genitori sui vaccini obbligatori – ha continuato Salari – perché il vaccino contro la meningite è fondamentale, in quanto si tratta di una malattia che può portare a delle conseguenze irreversibili, con i costi sociali altissimi. La vaccinazione è l’unica strategia di prevenzione ed è, soprattutto, sicura”. Una delle domande che i genitori pongono al medico pediatra con maggior frequenza riguarda infatti la sicurezza del vaccino e i possibili effetti indesiderati: “in questo caso – ha spiegato il pediatra – non contenendo agenti vivi, non c’è alcun rischio che possa indurre la malattia”.
La prima vaccinazione contro la meningite è prevista per i neonati già al terzo mese, perché il primo anno di vita è uno dei momenti in cui la malattia registra l’incidenza maggiore, con un picco poi in adolescenza. Anche l’adolescente meriterebbe quindi la giusta attenzione e paradigmi di comunicazione diversi. “È fondamentale cercare di inserire il vaccino contro la meningite nel contesto delle sedute vaccinali già previste. Anche in questo caso possiamo affermare che non esiste alcun rischio di sovraccarico del sistema immunitario. Più vaccinazioni insieme non fanno male”, conclude.