(Adnkronos) – Salario minimo, confronto rinviato di due mesi. La Camera ha infatti approvato, con 168 voti favorevoli e 127 contrari, la questione sospensiva relativa alla proposta di legge sottoscritta da Pd, M5S, SI, Azione, Europa verde e +Europa.
“Quella che oggi ci troviamo a discutere non è una semplice sospensiva ma la rappresentazione plastica della fuga della maggioranza. La maggioranza di destra, posta di fronte a un tema reale e che brucia sulla pelle dei cittadini, tema che il governo non può coprire con i soliti artifici e le fake news, messa di fronte a una proposta unitaria delle opposizioni, fugge. Ma almeno abbiamo fermato il vostro tentativo di votare l’emendamento soppressivo per cancellare questa nostra proposta. Purtroppo per voi però dalla realtà non si può fuggire. Esiste una questiona salariale enorme in Italia che non può essere rinviata, la povertà non va in vacanza né prende pause”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein nel suo intervento in Aula sulla questione sospensiva. “Non pensate che qualcuno vi creda quando dite che avete bisogno di tempo per approfondire il tema, quella sul salario minimo è stata la prima proposta di legge presentata dal Pd in questa legislatura e sono passati sette mesi da quando in questa aula avete votato contro le mozioni di tutte le opposizioni e sono 4 mesi che in commissione ascoltiamo esperti. Votando questa sospensiva voltate le spalle a 3,5 milioni di lavoratori che hanno salari da fame, state dicendo loro ‘la vostra sofferenza non ci interessa, non ci riguarda, riparliamo ne dopo l’este'”, ha sottolineato. “Noi non ci stiamo perché se ci fosse la volontà politica da parte di questo governo di far fare un salto in avanti alla dignità del lavoro, ci sarebbe stato tutto il tempo per approvare già oggi, insieme, questa nostra proposta. Samo aperti al dialogo nel merito ma non alle prese in giro e ai rinvii sine die”, ha aggiunto Schlein.
“Preannuncio il voto contrario del M5S sulle vostre meline e i vostri rinvii, e ve lo diciamo già adesso. Non vi ripresentate a ottobre con proposte furbe dirette a spaccare la platea dei lavoratori sottopagati”, ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte nel suo intervento in Aula sulla questione sospensiva. “Sono 9 mesi che governate, a noi non sembra che ci interessi migliorare la qualità della vita dei cittadini, a voi interessa rispondere alle vostre corporazioni e sottocorporazioni, padroni e padroncini che avete assunto a riferimento della vostra azione di governo – ha aggiunto Conte – Il M5S sono 10 anni che propone il salario minimo e anno dopo anno abbiamo convinto sempre più forze politiche e sociali, negli ultimi mesi si sono convinte anche le forze di opposizione più scettiche. Resta da convincere solo Giorgia Meloni”.
“Resta un mistero in questa vicenda, un mistero inglorioso: il vero pensiero della presidente Meloni la quale in passato ha detto che il salario minimo è un specchietto per le allodole, più di recente ha detto che è uno slogan. Davvero siete convinti, come sembra alludere la presidente Meloni, che la fissazione di un salario minimo potrebbe far abbassare gli stipendi? Davvero volete creare confusione dicendo che compromette la contrattazione collettiva? Se Meloni intende questo, non ha letto una riga della nostra proposta. Tutti i Paesi che anno introdotto questa misura hanno portato complessivamente a aumento di stipendi, Pil e occupazione”, ha aggiunto il leader M5S.