(Adnkronos) – “Per affrontare la spondilite anchilosante, malattia ancora poco nota, bisogna fare un’informazione capillare tutti uniti. Per questo sono importanti campagne di sensibilizzazione come ‘Non voltargli la schiena’ ma allo stesso tempo serve un lavoro congiunto tra case farmaceutiche, specialisti, medici di medicina generale, associazione di pazienti e farmacisti dei servizi perché prima si arriva alla diagnosi e prima il paziente può avere una cura adeguata”. Così Silvia Tonolo, presidente di Anmar (Associazione nazionale malati reumatici Onlus), a margine dell’evento, organizzato a Milano da AbbVie, per presentare la seconda edizione della campagna di informazione e sensibilizzazione ‘Non voltargli la schiena’ (‘Don’t Turn Your Back On It’), iniziativa internazionale sviluppata dall’azienda in collaborazione con associazioni di pazienti e specialisti di tutta Europa. In Italia, la campagna è condotta in collaborazione con l’Anmar.
“La spondilite anchilosante costringe il paziente a convivere con il dolore – ricorda Tonolo – e a essere colpiti sono soprattutto i giovani che si trovano costretti a rivedere la propria vita e i propri obiettivi. Si tratta di una malattia cronico invalidante che, se non viene diagnosticata precocemente e non si trova una terapia personalizzata, può durare anche dieci anni con un dolore che lede la qualità di vita, i rapporti personali e lavorativi”, conclude.