(Adnkronos) – Tutti gli attori e le attrici della filiera sanitaria insieme in un unico luogo per seminare processi condivisi dai quali far partire, nelle sedi opportune, i percorsi della sanità da qui ai prossimi anni. E’ la sintesi di Welfair, la ‘fiera del fare sanità’, il nuovo format che Fiera Roma ha messo a punto per riunire tutti gli attori del mondo della salute: dalla grande governance pubblica alle associazioni delle professioni sanitarie passando per agenzie pubbliche, aziende sanitarie, scienziati, Irccs e ospedalità convenzionata e privata.
Organizzato da Fiera Roma Srl in partnership con Experience Srl – spiega una nota – Welfair è pensato per favorire un dialogo efficace tra medici, aziende e governance, finalizzato a ‘piantare i semi’ di una nuova idea di innovazione: quella che nasce dal confronto preliminare tra tutti gli attori della filiera sanità, nell’intento di unire le competenze e affrontare la crescente complessità. Il servizio sanitario è un processo di intelligenza collettiva ed è divenuto troppo complesso per essere affrontato da un solo attore della filiera per volta. Per questo è necessario un nuovo modo di fare innovazione: far confluire le competenze di tutti gli stakeholder ponendole all’origine dei processi, partendo dal libro bianco con i ‘5 pilastri di Welfair’. Con questi presupposti oltre 200 relatori saranno presenti a Fiera Roma dal 18 al 20 ottobre. Tra loro i rappresentanti di ministero della Salute, società medico scientifiche, professioni sanitarie, decisori pubblici e privati delle più importanti agenzie sanitarie (Agenas, Iss), aziende sanitarie, Ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria (Omceo, Sumai, Fimmg, Fnopi, Aiop, Aisis, Altems, Policlinico Gemelli, Fiaso, Confindustria dispositivi medici) per nominarne solo alcuni. Sono previste le media partnerships di Adnkronos, Gruppo Edra, Fasi e Osservatorio Mohre.
“Welfair sarà una grande occasione per poter parlare di integrazione dei servizi sanitari. Per integrazione intendiamo una sinergia tra le varie parti e attori coinvolti nel sistema, dall’ospedale al territorio, che va diversificato e potenziato nel rispetto degli accordi tra le varie categorie professionali”, sintetizza Giuseppe Quintavalle, direttore generale Policlinico Tor Vergata e membro del Comitato scientifico di Welfair. Nella 3 giorni, negli oltre 40 tavoli verticalizzati i relatori impegnati sui singoli processi si confronteranno per fare la differenza per la sanità del futuro: e-health e telemedicina; come cambiano le professioni sanitarie alla luce di digitalizzazione e della carenza di organico; come inserire la gestione del rischio alla base di tutti processi sanitari, garantendo sia sicurezza e sostenibilità alle cure; come (ri)portare l’assistenza di base sul territorio e preservare, nello stesso tempo, l’alta specializzazione chirurgica in ospedale.
La discussione – dettaglia la nota – partirà da un importante lavoro preliminare svolto da Comitato scientifico e addetti ai lavori. Si tratta di un libro bianco che, a differenza di altre occasioni, sarà l’inizio e non la fine della discussione partendo appunto dai 5 pilastri di Welfair: la sanità non come spesa, ma come investimento necessario; la sinergia Stato-Regioni e tra pubblico e privato per il fabbisogno di salute nazionale; il patrimonio di conoscenze degli operatori sanitari da mantenere e condividere, e la consapevolezza delle persone a salvaguardare la propria salute; la ricerca e l’aggiornamento tecnologico da guidare sul lungo periodo; la sostenibilità sanitaria, la capacità di misurare i risultati e ridurre sprechi di risorse, danno per la salute delle persone.
Per tutta la durata della manifestazione sarà allestito il ‘Teatro della salute’, un’area dove studiosi e ricercatori protagonisti del programma di conferenze scientifiche saranno a disposizione del pubblico per intervenire sui grandi temi della salute in modo più divulgativo e alla portata di tutti. Sul palco prenderanno la parola scienziati di calibro internazionale come l’accademico statunitense e gerontologo Craig Wilcox, il neurobiologo e studioso della longevità Giovanni Scapagnini, il presidente della Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare Giovanni Spera, la studiosa internazionale dei meccanismi di infiammazione, invecchiamento e stress Patrizia D’Alessio. Accanto, a disposizione gratuitamente di tutti i visitatori, il ‘bar della biochimica’, un vero e proprio laboratorio mobile per la misura in diretta dello stress ossidativo, un progetto a cura di Eugenio Luigi Iorio, specialista in Biochimica e Chimica clinica e presidente dell’Osservatorio internazionale dello stress ossidativo e dell’Università Popolare di Medicina degli stili di vita.