(Adnkronos) – “È importantissimo parlare di salute mentale perché ci siamo resi conto che questo problema, oltre a distruggere le esistenze proprie e delle famiglie in cui si vive, è molto più vasto di quanto si pensi. Il Covid ha certamente fatto l’effetto di una lente di ingrandimento e ha permesso di coglierne tutta la sua ampiezza”. Così Sandra Zampa, componente della X Commissione permanente Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato, intervendo ieri sera all’incontro ‘La salute mentale a 45 anni dalla legge Basaglia’, prima puntata di ‘Principi Attivi’, ovvero un ciclo di eventi promossi da Boehringer Ingelheim Italia per affrontare alcune tra le priorità più impellenti di salute pubblica, a partire dai fondamenti legislativi fino all’impatto sui pazienti, le famiglie e la società.
“La legge Basaglia è una legge di cui questo Paese dovrebbe andare orgoglioso – ha detto Zampa -. Una legge che, però, richiede un grande cambiamento della società. Bisogna accompagnare e accogliere queste persone con disagio mentale. Sarebbe necessaria anche la costruzione di un sistema che accompagna queste persone al massimo possibile di pienezza della vita, vale a dire inclusione sociale e ritorno al lavoro”. Per farlo, secondo la senatrice Pd “serve un grande investimento, mentre in questi anni abbiamo assistito a un taglio delle risorse destinate alla sanità e a un taglio ulteriore ai servizi di salute mentale dei territori che invece devono tornare al centro di investimenti. Infine, serve un aumento di risorse umane perché abbiamo una carenza di professionisti”, conclude.