(Adnkronos) –
Notizie certe e fake news. Il caso scommesse, che scuote il calcio italiano, viaggia su due binari paralleli. Da una parte i fatti certi, come la pena inflitta a Nicolò Fagioli – 7 mesi di squalifica più 5 in prescrizioni alternative – e dall’altra una schiera assortita di fake news tra imprecisioni, invenzioni, rivelazioni annunciate e poi stoppate. Impossibile che un argomento così caldo come questo “caso scommesse” potesse esimersi da quest’onta, con i social media – e i tifosi – in fibrillazione tra news, smentite, scoop annunciati e interviste programmate. Riflettori puntati in particolare su Fabrizio Corona, protagonista dell’evento mediatico tra post su Instagram, video, anticipazioni e apparizioni in tv, in particolare a Avanti Popolo su Rai3.
Proprio Corona ha fischiato il calcio d’inizio della vicenda rivelando il coinvolgimento di Fagioli nella vicenda e affermando che il centrocampista della Juventus “non è andato in tournée perché il club lo voleva ripulire e sapeva tutto dal primo agosto”. Non è così. Fagioli ha chiuso in anticipo la stagione 2022-2023 per una lesione alla spalla che ha richiesto un’operazione. Quando la Juve è volata in America a fine luglio, Fagioli era convalescente e pure alle prese con la tonsillite.
Nel calderone è finito pure Sardar Azmoun, attaccante iraniano della Roma. Corona su Instagram ha lanciato “un video incredibile di un giocatore della Roma che…”. Risultato? Il giocatore iraniano, in tribuna allo stadio Olimpico durante un match dei giallorossi, fosse intento a guardare una gara di ippica sul suo smartphone. Oltre al fatto che per giocatori non è vietato scommettere su discipline diverse dal calcio, come ricorda Agipronews, è ormai di dominio pubblico la passione dell’asiatico per i cavalli, nata da una tradizione di famiglia, con lo stesso Azmoun – tra Iran e Australia – proprietario di ben 52 cavalli.
L’ultima fake news in ordine temporale risale a mercoledì 18 ottobre, giorno successivo all’ospitata di Corona nella trasmissione Rai “Avanti Popolo”. Corona ha chiamato in causa, ai microfoni di Striscia la Notizia, altri 3 giocatori: Stephan El Shaarawy, Federico Gatti e Nicolò Casale. Notizia non confermata dalla procura di Torino: agli atti non ci sono evidenze sul loro coinvolgimento. Nel corso della chiacchierata con l’inviato del programma, Corona ha sottolineato la presenza di un “video/audio dove si sentono i tre giocatori parlare di scommesse mentre palleggiano”. I 3 calciatori non sono mai stati compagni di squadra nel club e non sono mai stati convocati tutti insieme in Nazionale.