(Adnkronos) –
Pollice verso di Cgil e Uil sulle parole con cui il ministro della Pubblica amministrazione è tornato ad attaccare il ‘mito’ del posto fisso nella pa. “Lasciamo a Checco Zalone, puntiamo ad un lavoro figo”, ha sintetizzato Paolo Zangrillo. Un concetto che ha irritato non poco i sindacati, sopratutto l’Fp Cgil. “La verità è che il ministro Zangrillo vuole nascondere i fallimenti del governo in tema di assunzioni in vista dell’attuazione del Pnrr e del flop dei concors
i vinti da candidati laureati e specializzati che si sono poi dimessi a causa di un salario troppo basso per le loro qualifiche per le quali invece il mercato privato risulta più appetibile”, commenta il segretario generale della Funzione pubblica di Corso Italia, Serena Sorrentino, conversando con l’Adnkronos.
Una vera e propria fuga, infatti, quella registrata nei mesi scorsi, a fronte di un buco, stima ancora Sorrentino , di circa “25 mila profili tecnici negli enti locali”. D’altra parte, prosegue Sorrentino, il governo ha fatto una scelta precisa: “invece di puntare su un piano straordinario di assunzioni ha deciso di ricorrere alla somministrazione che comporta però, a fronte di una mole di impegno identica a quella di un lavoratore subordinato, il mancato pagamento del salario accessorio che costituisce una bella fetta del salario complessivo. E poi Zangrillo parla di valorizzazione economica e professionale? Lo sono carichi enormi, stipendi bassi e nessuna opportunità di carriera? Direi che il governo non ha imboccato la strada giusta”, aggiunge.
In realtà, conclude, “il governo sta abbassando la capacità amministrativa del Paese riducendo i servizi e le prestazioni ai cittadini, da quelli educativi alla sanità su cui nel 2024 si abbatterà un taglio da 4 mld di euro. Il lavoro pubblico dovrebbe essere un lavoro motivante e incentivato a prescindere ma queste sono proprio le cose su cui in realtà il governo non ha dato risposte visto che il Def non stanzia nulla sulla contrattazione nè sulle assunzioni. Il tema è proprio questo”, conclude Sorrentino ribadendo come le parole di Zangrillo siano più vicine ad uno scivolone” che ad altro.
Ma anche per la Uil-Flp i concetti espressi da Zangrillo non sono, allo stato attuale, condivisibili. “Le idee che spesso il ministro esprime devono essere concretizzate, non solo parole ma atti concreti. Zangrillo ha fiducia nella Pa però, fino ad ora, il governo dice molto ma fa poco, servono fatti. E quindi se il ministro intende attuare le cose che espone si batta nel governo per reperire le risorse necessarie a rinnovare i contratti scaduti da oltre 1 anno”, spiega il commissario straordinario della Uil Fpl, Domenico Proietti all’Adnkronos.