(Adnkronos) – Nello spazio serve il lavoro di squadra ed è stata la Pmi italiana Deep Blue ad essere scelta dall’Agenzia Spaziale Europea per il corso di ‘Human Behaviour & Performance’, un addestramento
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Esa che insegnerà loro l’importanza del lavoro in team per il successo delle missioni spaziali. Si inizia domani, e fino al 12 maggio, e Deep Blue realizzerà così il primo corso di addestramento con i nuovi candidati astronauti dell’Esa Sophie Adenot, Pablo Álvarez Fernández, Rosemary Coogan, Raphaël Liégeois e Marco Sieber. Sono tutti i nomi degli astronauti selezionati – tra oltre 22.500 candidati provenienti dagli Stati membri dell’Esa – lo scorso novembre 2022. A loro si aggiunge anche Katherine Bennell-Pegg, Director of Space Technology presso l’Agenzia Spaziale Australiana, che intraprende l’addestramento di base per gli astronauti insieme ai candidati dell’Agenzia Spaziale Europea.
La Pmi italiana è nota da 20 anni per progetti di ricerca e innovazione finanziati dall’Ue vinti e realizzati nei programmi Horizon e ora è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea per l’addestramento dei nuovi astronauti europei dell’Esa. L’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano evidenzia che “il lavoro di squadra è un duro lavoro. Arriviamo qui come astronauti, come esecutori. Siamo abituati a concentrarci sul nostro lavoro, a ottenere un risultato e portarlo a termine”.
“Improvvisamente però non riguarda solo noi, si tratta del lavoro che facciamo come squadra, si tratta di brillare insieme” ricorda. “Può essere difficile da definire e può anche essere difficile da mettere in pratica” sottolinea ancora Parmitano che prenderà parte come docente a uno dei moduli del corso. Parmitano rileva inoltre che “Human Behaviour & Performance è importante perché aiuta a trarre il massimo da ogni situazione in cui è coinvolta una squadra”.
I trainer di Deep Blue saranno Simone Pozzi, Ceo dell’azienda ed esperto di innovazione human-centred in settori ad alta tecnologia, e Angela Donati, Senior Training Consultant. Entrambi hanno già tenuto in più occasioni per Esa il corso di “Human Behaviour & Performance” per il Ground Control, dunque per gli operatori che lavorano da terra al controllo delle missioni spaziali, e sono stati adesso nuovamente incaricati per lo stesso corso rivolto anche ai nuovi astronauti che prenderanno parte alle future missioni spaziali.
Il corso dura 40 ore e si tiene da domani, 4 maggio, e fino al 12 maggio presso l’European Astronaut Centre di Colonia, in Germania. “La vera frontiera delle future esplorazioni spaziali è la prestazione umana, fondamentale per saper affrontare situazioni inaspettate e ostili, e per far funzionare al meglio un team di astronauti che oggi è impegnato in missioni della durata di qualche mese ma in prospettiva saranno impegnati anche per anni, come per le missioni che si stanno progettando di permanenza sulla Luna o verso Marte” afferma Simone Pozzi, Ceo di Deep Blue e trainer per Esa.
Insomma, al giorno d’oggi, con la tecnologia a disposizione, il problema di volare nello spazio non è più soltanto tecnico. Come hanno più volte spiegato esperti astronauti, un fattore determinante per il successo delle missioni spaziali riguarda infatti la capacità di lavorare in team, andare d’accordo con i compagni anche in situazioni di stress e difficoltà, l’essere consapevoli di se stessi e del fatto che ogni azione del singolo ha un impatto sull’intero equipaggio. In questo senso, lavorare sulle prestazioni e sui comportamenti umani significa, spiegano da Deep Blue, “aiutare gli astronauti a trarre il massimo da ogni situazione, nel lavoro di squadra e nelle situazioni di incertezza che incontreranno”.