(Adnkronos) –
Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto maschile ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023.
Il campione olimpico ha trionfato con la misura di 2,36. Tamberi ha fallito la misura di 2,25 al primo tentativo, l’ha superata però al secondo. Il marchigiano ha superato 2,29 al primo tentativo e ha superato 2,33 alla prima prova e si è ripetuto ancora superando i 2,36 al primo tentativo. Per l’oro, sfida con lo statunitense JuVaughn Harrison, che ha superato 2,36 al secondo tentativo. Errori per entrambi al primo e al secondo salto a 2,38. Il terzo errore di Harrison ha regalato il titolo a Tamberi. Bronzo per il 32enne qatariota Mutaz Essa Barshim con 2,33. Per l’Italia è la terza medaglia nella rassegna iridata ungherese, la prima d’oro, dopo l’argento di Leonardo Fabbri nel lancio del peso e il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia.
Dopo il trionfo olimpico a Tokyo nel 2021 e i due successi europei del 2016 e 2022, Tamberi completa una prestigiosa tripletta, riuscita nella storia dell’atletica azzurra solo ad Alberto Cova nei 10.000 metri.
“Pazzesco e non riesco neanche a sentirmelo dire che sono campione del mondo! È una sensazione unica, riuscire a battere atleti che sembrano superiori”, ha detto Tamberi dopo l’impresa.
“Prima della gara – ha aggiunto – ho fatto un ottimo riscaldamento, uno dei migliori della mia vita, e avrei potuto solo distruggere tutto con la mia testa. Conosco gli avversari, sapevo che poteva servire più di 2,38 per vincere. Ho cercato di essere me stesso in pedana, di rimanere concentrato, e a 2,36 mi sono reso conto che era un possibile match point. Se c’è un’opportunità, devi mettercela tutta. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti, so quanto ho investito nel mio team e questo non è uno sport individuale, se c’è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione. Quando si cambia guida tecnica dopo dodici anni si esce dalla comfort zone e la paura è tanta, mi sono caricato di tante responsabilità”.
Male Daisy Osakue nella finale del lancio del disco femminile. Dopo il primo lancio nullo, il secondo tentativo dell’azzurra vale 61,13 metri: la misura non basta e il terzo lancio, nullo, di fatto chiude l’avventura con il 12esimo posto.
Exploit di Ayomide Folorunso che corre in 53”89 nella semifinale dei 400 ostacoli: record italiano e qualificazione alla finale.
Simone Barontini e Catalin Tecuceanu si qualificano per la semifinale degli 800 metri. Barontini chiude secondo la settima batteria in 1’45″21, mentre Tecuceanu è terzo nella prima batteria in 1’45″31. Primo degli esclusi Francesco Pernici, 4° nella sua batteria in 1’45″89.