(Adnkronos) – “Gli azionisti hanno i loro diritti, come ha detto il ministro Giorgetti, e li fanno valere nelle sedi che ritengono opportune e nessuno conculca i diritti, quindi sono liberi di farlo. Che il progetto rimanga impantanato non direi, direi che il progetto comunque va avanti”. Così il presidente di Tim Salvatore Rossi replica a una domanda sul fatto che il progetto di cessione della rete potrebbe rimanere bloccato o ‘impantanato’ nella querelle legale annunciata dal socio Vivendi.
“Ci sarà un contenzioso? Non ci sarà? Non lo so, non posso saperlo. In ogni caso – prosegue il presidente interpellato a margine del premio Anima – noi si va avanti con la certezza di aver fatto veramente tutto quello che era in nostro potere fare, per il bene dell’azienda, di chi vi lavora e di tutti gli azionisti”.
Per Rossi, “il debito si ridurrà molto a seguito di quest’operazione, uno degli scopi è proprio quello di ridurre in modo consistente, vorrei dire decisivo, il peso finanziario del debito che negli scorsi 25 anni ha gravato su Telecom Italia, su Tim, e l’ha molto frenata nei suoi disegni legittimi di sviluppo”, spiega sulle prospettive di riduzione del debito legati alla cessione della rete.
Non corrono rischi i dipendenti di Tim con il via libera alla cessione di NetCo deliberata ieri dal cda di Tim, assicura quindi il presidente Rossi. “Fino a questo momento nessuno è stato licenziato. Ci sono state alcune uscite volontarie ma nessuno è stato licenziato” in Tim,“non c’è stato ricorso alla cassa integrazione e non è previsto che né l’una né l’altra cosa ci siano a seguito di questa operazione” spiega Rossi precisando che i dipendenti in NetCo saranno circa 20.000.
“Ieri – ha detto ancora Rossi – il consiglio di amministrazione ha preso decisioni molto importanti per la vita dell’azienda, sulla base di un’analisi molto approfondita e anche molto lunga, perché il consiglio è durato praticamente tre giorni ininterrotti. Siamo convinti di avere fatto integralmente il nostro dovere e di avere preso decisioni nell’interesse dell’azienda, del personale che vi lavora che è tanto e che aspettava queste decisioni con ansia, e dei suoi azionisti, di tutti i suoi azionisti”.
Rossi invita ad aspettare qualche tempo per giudicare come il mercato abbia accolto la decisione. “La borsa, il mercato azionario, è volatile per definizione, quindi – spiega – una singola giornata di contrattazioni non ha grande significato. Vediamo nel corso dei prossimi giorni e nelle prossime settimane, via via che le informazioni su questa operazione, che è molto complicata che non è semplice da capire neanche per analisti professionisti, saranno rese note, anche nella call con gli analisti di giovedì “ dopo l’esame dei conti da parte del Cda e dove l’Ad Pietro Labriola avrà modo di spiegare più compiutamente i dettagli dell’operazione.
La decisione presa dal cda di Tim che ha accettato l’offerta di Kkr per la rete “riscriverà invece il futuro dei servizi di telecomunicazione, perché pone le basi per abbattere il debito che grava sulla più grande azienda del settore e le impedisce di puntare con decisione al suo sviluppo e a mantenere la sua leadership nel mercato”. Lo scrive l’Ad Pietro Labriola in una lettera mandata oggi ai dipendenti. Nella lettera in cui l’Ad esordisce rivolgendosi ai “care colleghe e cari colleghi” si legge che “ieri è stato messo un tassello importante per la realizzazione del piano presentato a luglio 2022, un piano che ha molti elementi di straordinarietà perché riguarda un assetto nuovo delle telecomunicazioni italiane. Infatti il nostro CdA ha approvato l’offerta di KKR per l’acquisto della rete fissa e ha dato mandato all’Amministratore Delegato di negoziare un’offerta migliorativa per la vendita di Sparkle” ricorda l’Ad.
“Ci tengo a esporvi con chiarezza il mio punto di vista. La decisione presa dal Consiglio non riguarda le sorti della rete fissa, perché nessuno ritiene che questa operazione segnerà un freno al suo sviluppo (anzi!), né qualcuno può pensare che l’ingresso di un fondo d’investimento possa rendere meno italiana questa infrastruttura che insiste sul nostro territorio, peraltro soggetta al Golden Power e con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di F2i” prosegue la lettera .
“D’altra parte, Netco ha tutto ciò che è necessario per sviluppare il proprio potenziale, perché le sue persone rappresentano il meglio che il mercato offre, sono altamente qualificate e continueranno a essere generatrici della cultura tecnologica che ha caratterizzato da sempre il nostro settore” prosegue Labriola. “Come dicevo, la decisione del Consiglio segna l’inizio della nostra strada. Attraverseremo insieme un periodo di nuovi percorsi che avranno bisogno della vostra energia e collaborazione. Valorizzeremo competenze e attitudini ma per fare questo occorre fiducia, coraggio e la determinazione di traghettare la nostra azienda verso il successo. Perché da questo successo dipende realmente il nostro futuro. Spero che queste poche parole servano a spiegarvi quanto sono orgoglioso dei risultati fin qua raggiunti e a ringraziare tutti quelli che hanno tenuto duro, tutti quelli che credono in questa azienda per il lavoro fatto durante questo periodo complesso. I risultati che siamo riusciti a ottenere come squadra sono la giusta testimonianza della vostra esemplare resilienza, professionalità e creatività, qualità fondamentali per i molti successi che so che possiamo costruire insieme” conclude Labriola.