(Adnkronos) –
L’Ucraina continua ad avanzare verso Sud, la controffensiva di Kiev produce risultati nella guerra contro la Russia. Le truppe ucraine issano la bandiera sulla riva sinistra del Dnipro e stringono il cerchio attorno a Bakhmut, che rischia di trasformarsi in una trappola per i soldati russi, secondo le ultime news e gli aggiornamenti forniti da Kiev. Gli Stati Uniti, intanto, varano un altro pacchetto di aiuti militari per 250 milioni di dollari.
Rispetto allo stallo degli ultimi mesi, le forze armate ucraine rivendicano progressi sul fronte meridionale. “Stiamo respingendo il nemico”, dic eil comandante delle truppe schierate nella regione di Zaporizhzhya, il generale di brigata Oleksandr Tarnavsky. Le truppe ucraine – rende noto su Telegram – hanno sfondato la prima linea di difesa russa catturando il villaggio di Robotyne e stanno ora attaccando la successiva linea che blocca la strada verso le città occupate di Tokmak e Melitopol. L’obiettivo è raggiungere il Mar d’Azov, a circa 90 chilometri di distanza, e isolare le truppe russe le une dalle altre, ha aggiunto Tarnavsky.
La situazione, però, rimane complessa. Nell’area di Tokmak, particolarmente importante a livello strategico, i soldati di Kiev e quelli di Mosca sono ammassati in gran numero in un’area relativamente limitata. Gli aggiornamenti che arrivano dal fronte descrivono movimenti spesso confusi delle truppe, con reparti che avanzano quasi inconsapevolmente oltre le trincee nemiche prima di rendersi conto della propria posizione.
Se le forze di Kiev avanzano nella zona di Robotyne e Verbove, a Novoprokopivka i combattimenti infuriano e i russi difendono le posizioni, grazie anche all’invio di unità di riserva che, secondo analisti indipendenti, vengono trasferite da altre aree del paese.
Tornano ad accendersi i riflettori su Bakhmut, la città che per tutto l’inverno è stata al centro della guerra. Secondo Hanna Maliar, viceministro ucraino della Difesa, i soldati di Kiev hanno conquistato le posizioni “su molte alture” e l’esercito russo nella zona è bloccato: “Non possono uscire da Bakhmut e non possono muoversi nella periferia della città. Stanno cercando di creare diversivi e di costringerci a compiere sforzi in altri direzioni”.
Ucraina e Russia, nella regione di Zaporizhzhia e non solo, fanno ampio uso di droni da ricognizione per decifrare il campo. Le forze di difesa e di sicurezza ucraine perdono in media 40-45 apparecchi al giorno, come spiega Yurii Shchyhol, a capo del servizio di comunicazione dello stato ucraino, precisando che si tratta di “Mavic, Matrice e apparecchi più grandi di fabbricazione ucraina ed estera”.
“Questa guerra ha cambiato l’approccio nell’uso dei droni. Facciamo del nostro meglio per fornire la quantità necessaria. Acquistiamo quasi tutto ciò che è disponibile sul mercato”, spiega Shchyhol, citato dalla Cnn, ricordando che “ad oggi sono stati commissionati più di 22mila droni d’attacco e circa 15mila sono già stati consegnati alle forze armate ucraine”.
Non ci sono droni nel nuovo pacchetto di aiuti militari annunciato negli Usa dal segretario di Stato americano Antony Blinken. La fornitura – secondo quanto riporta una nota – comprende nuove attrezzature per lo sminamento, missili per la difesa aerea, munizioni di artiglieria e oltre 3 milioni di proiettili per armi leggere. Il nuovo pacchetto di aiuti ha il valore di 250 milioni di dollari, stando a quanto annunciato dal Dipartimento di Stato a Washington.
Secondo il Dipartimento della Difesa, gli Stati Uniti hanno fornito o impegnato oltre 43 miliardi di dollari in aiuti militari a Kiev dall’inizio della guerra alla fine di febbraio 2022.
“La Russia ha iniziato questa guerra e potrebbe finirla in qualsiasi momento ritirando le sue forze dall’Ucraina e fermando i suoi attacchi brutali”, dice Blinken. “Fino a quando ciò non accadrà, gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner rimarranno a fianco dell’Ucraina, per tutto il tempo necessario”.