(Adnkronos) –
Volodymyr Zelensky nega lo “stallo” nella guerra tra Ucraina e Russia, in corso ormai da oltre 600 giorni, rifiuta ogni ipotesi di dialogo con Vladimir Putin e rilancia: servono gli F-16 per vincere. Le posizioni sul terreno appaiono cristallizzate, la controffensiva di Kiev non pare aver prodotto il ‘break’ auspicato. Dagli Usa, secondo indiscrezioni di Nbcnews, filtrano dettagli relativi ad un iniziale pressing internazionale sull’Ucraina per cominciare a considerare la soluzione negoziale con Mosca. Zelensky però, nella giornata in cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arriva a Kiev, non cambia la linea.
“Questo non è uno stallo. La Russia controlla il cielo. Noi abbiamo cura dei nostri soldati, nessuno vuole abbandonarli come fa la Russia che li usa come carne da cannone. Come superare tutto ciò? Con gli F-16, dobbiamo aspettare che i nostri ragazzi imparino a usarli. Quando ci sarà difesa aerea al fronte, i militari andranno avanti”, dice il presidente ucraino.
“Non abbiamo il diritto di arrenderci: quale sarebbe l’alternativa? Consegnare un terzo del nostro paese? Sarebbe solo l’inizio”, prosegue. “Tutti conoscono la mia posizione, che è la stessa del popolo ucraino. Sederci al tavolo con i russi e fare concessioni? Questo non accadrà”, assicuram aggiungendo che né Stati Uniti, né l’Ue hanno mai fatto “pressioni” in questo senso. “Ovviamente… la guerra in Medio Oriente distoglie l’attenzione” dal conflitto in Ucraina, “ritengo che questo fosse uno degli obiettivi della Federazione Russa”, osserva.
Da alcuni giorni, si rincorrono rumors su un possibile viaggio di Zelensky in Israele. Il viaggio a questo punto è in forse dopo la fuga di notizie sull’emittente israeliana Channel 12, come spiega un diplomatico ucraino a Times of Israel. “Voleva che il viaggio diventasse pubblico solo nel momento in cui toccava il suolo israeliano, ora è molto deluso”, aggiunge la fonte.
Zelensky e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si sono incontrati a New York a margine dell’Assemblea Onu a settembre, ma non si sono mai fatti visita reciprocamente. Israele ha infatti cercato finora di mantenere buoni rapporti con Mosca malgrado la guerra in Ucraina. Con il conflitto a Gaza, con Mosca sempre più vicina all’Iran e che ha ricevuto i leader di Hamas, sta cambiando tutto.