(Adnkronos) – Anche nel giorno in cui si celebra la Pasqua ortodossa, sull’Ucraina continuano gli attacchi dei russi che hanno bombardato nella notte la regione di Mykolayiv provocando la morte di due adolescenti. Lo denuncia il governatore militare della regione, Vitaly Kim. Anche nella regione di Zaporizhzhya viene denunciato quello che il capo dell’amministrazione militare, Yuri Malashko, definisce un “attacco massiccio” da parte di Mosca. Nel bombardamento danneggiata anche una chiesa dove non è stato possibile celebrare la messa di Pasqua. “Niente è sacro, neanche la notte della resurrezione”, ha scritto Malashko. Nel bombardamento avvenuto nella notte, un missile russo S-300 ha infatti distrutto la chiesa di San Michele Arcangelo nel villaggio di Komyshuvakha. Secondo quanto riporta Ukrinform, la chiesa è stata distrutta, insieme alla biblioteca e la sala per le preghiere.
“Grazie al buon senso dei nostri preti a quell’ora non c’era la cerimonia e la benedizioni del cibo per Pasqua, perché solitamente la chiesa è molto affollata”, ha detto il capo della comunità, Yurii Karapetian spiegando che era stata data l’indicazione di non svolgere la tradizionale messa notturna di Pasqua “a causa della minaccia di attacchi missilistici”.
“Avevamo fissato la messa alle cinque del mattino, ma intorno alle 2.30 abbiamo sentito l’esplosione, abbiamo annullato tutte le cerimonie ed iniziato a rimuovere le macerie”, ha dichiarato il sacerdote Volodymyr.
Sono stati intanto liberati 130 militari ucraini catturati dai russi nell’ambito di un “grande scambio di prigionieri per Pasqua”. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, che ha postato le foto di decine di militari con la bandiera ucraina. “130 dei nostri stanno tornando”, ha aggiunto, spiegando che lo scambio è avvenuto a scaglioni negli ultimi giorni.
ZELENSKY – “Oggi celebriamo la resurrezione di Cristo, il principale simbolo di vittoria: la vittoria del bene, della verità, della vita. Celebriamo la Pasqua con un’incrollabile fede nell’irreversibilità di queste vittorie”. E’ quanto ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un messaggio in occasione della Pasqua ortodossa. “La guerra non può cancellarci, non può cancellare i nostri valori, le nostre tradizioni, le nostre festività”, ha aggiunto il presidente ucraino nel video diffuso oggi, ricordando nella Pasqua dello scorso anno in Ucraina si pregava per la sopravvivenza del Paese dopo la massiccia invasione russa.
“Oggi noi preghiamo perché l’Ucraina vinca”, ha aggiunto ricordando come in questo anno gli ucraini abbiano riconquistato molto del territorio perduto. “Abbiamo già fatto tanta strada – ha continuato – forse la montagna più difficile è ancora davanti a noi, la supereremo ed insieme incontreremo la nostra alba”.
Poi ha parlato delle aree occupate dai russi, Crimea compresa: “il solo brillerà a sud ed est, il solo brillerà in Crimea, in cielo azzurro pieno di pace e sarà la luce della giustizia”.
PUTIN – In un messaggio pubblicato dal Cremlino in occasione della Pasqua ortodossa, Vladimir Putin loda la Chiesa ortodossa per “il suo attivo impegno per la misericordia e la carità di fronte a gravi sfide”, con quello che viene considerato un riferimento alla guerra in Ucraina e le sanzioni da parte dell’Occidente.
Il presidente russo ha partecipato alla messa alla Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, insieme al sindaco della capitale Sergei Sobyanin e al Patriarca Kirill che gli ha regalato un uovo di Pasqua decorato. I media russi hanno mostrato le immagini di Putin al fianco di Sobyanin con in mano le candele accese.
“La meravigliosa, amata Pasqua dà speranza ai credenti, ispira pensieri ed azioni buone e serve a riaffermare i nostri alti valori morali ed i valori della nostra società”, continua il messaggio di Putin.