(Adnkronos) –
La controffensiva dell’Ucraina, nella guerra con la Russia, ha prodotto “notevoli progressi” negli ultimi 3 giorni. I passi avanti delle forze armate di Kiev, che puntano a riconquistare i territori occupati dalla Russia, vengono evidenziati negli Stati Uniti.
A delineare il quadro è il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby: “Abbiamo notato nelle ultime 72 ore circa alcuni notevoli progressi delle forze armate ucraine su quella linea meridionale”, dice Kirby, confermando le informazioni diffuse dai vertici militari di Kiev negli ultimi giorni e rilanciate dai media. Gli ucraini “hanno ottenuto un certo successo contro la seconda linea di difese russe”, aggiunge Kirby, dopo aver ammesso che finora i progressi sono stati più lenti di quanto l’Ucraina stessa avesse sperato.
Alle parole di Kirby, in Ucraina corrispondono quelle del ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, in un’intervista a Christiane Amanpour. “Se l’Ucraina stesse fallendo” nella sua controffensiva, “probabilmente sarei il primo a dire la verità – dice alla Cnn – Ma non stiamo fallendo, stiamo andando avanti”. Secondo Kuleba, “i partner” dell’Ucraina, “che ci stanno aiutando, Stati Uniti compresi, capiscono che le cose vanno nella direzione giusta”. E, ha proseguito, “capiscono che non c’è nessuna tragedia, nessun tipo di rallentamento”. E’, rimarca, “una battaglia dura”.
Mentre il presidente Volodymyr Zelensky continua a chiedere una massiccia fornitura di caccia F-16 per blindare i cieli del paese e offrire adeguata copertura alle manovre a terra. In attesa di aiuti ‘dal cielo’, l’Ucraina sta per ricevere dagli Usa i primi tank Abrams. Kiev dovrebbe avere a metà settembre i primi 10 dei 31 carri promessi da Washington, come anticipa Politico citando un funzionario del dipartimento della Difesa americana e un’altra fonte a conoscenza dei fatti.
I carri armati da 70 tonnellate sono attualmente in Germania in fase di ricondizionamento e una volta completate le operazioni verranno spediti in Ucraina. Gli Abrams, nelle idee degli alleati di Kiev, dovrebbero servire a dare alle forze ucraine il vantaggio di cui hanno bisogno per superare le forti difese russe nella loro controffensiva.
Dall’altra parte, la Russia non resta a guardare. Mosca può utilizzare i Sarmat, i missili balistici intercontinentali in grado di trasportare 10 o più testate nucleari. I Sarmat, noti anche come Satan 2, sono in posizione di combattimento, come ha riportato l’agenzia Ria. A giugno il presidente russo, Vladimir Putin, aveva promesso il rapido dispiegamento di questo tipo di missile.
I nuovi missili balistici intercontinentali sono ora dispiegati in Russia “in stato i allerta al combattimento”, secondo il direttore dell’agenzia spaziale russa, Roscosmos, Yury Borisov. Lo scorso 23 febbraio, ricorda l’agenzia Tass, Putin aveva anticipato che i nuovi missili Sarmat sarebbero stati dispiegati quest’anno. Il sistema Icbm basato in silos e in grado di essere armato con testate nucleari multiple. Sostituirà gli R-36M2 Voyevoda, dispiegato dal 1988.