(Adnkronos) – Le forze ucraine sono avanzate sulla riva sinistra del fiume Dnepr, nella regione di Kherson, che era in precedenza sotto il controllo dei russi. Lo ha reso noto l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), citando fra l’altro anche blogger militari russi. Lo scorso autunno le forze russe si erano ritirate dalla città di Kherson concentrandosi sulla riva sinistra del fiume.
Intanto più di 3mila civili sfollati da Belgorod dopo l’esplosione di una bomba sganciata per errore dalle forze russe hanno fatto ritorno in città. Lo ha reso noto il governatore Vyacheslav Gladkov, precisando che il secondo ordigno rimasto inesploso è stato disinnescato dagli artificieri. Le autorità locali avevano ordinato l’evacuazione di 17 condomini nel raggio di 200 metri dall’ordigno.
Quanto alla Crimea, fanno discutere le dichiarazioni dell’ambasciatore cinese a Parigi Lu Shaye che ha messo in discussione l’appartenenza della Crimea all’Ucraina in un’intervista con un’emittente televisiva francese mandata in onda venerdì. La Francia, insieme ai Paesi Baltici, ha espresso rincrescimento e piena solidarietà all’Ucraina che, si è precisato, ha acquistato la sua indipendenza “dopo decenni di oppressione”. Lu aveva detto invece che la Crimea era storicamente parte della Russia. Un portavoce del ministero degli Esteri francese ha sottolineato che i confini dell’Ucraina, che includono la Crimea, sono stati riconosciuti a livello internazionale, nel 1991. La Cina non è fra quella manciata di Paesi che hanno riconosciuto l’annessione della Crimea alla Russia.