(Adnkronos) – “Sì, noi credevamo che sarebbe successo. Ci sono state due rivoluzioni in nome del percorso europeo dell’Ucraina. L’Ucraina se lo merita e per questo noi eravamo fiduciosi che la Commissione Europea potesse tenere conto di tutto questo”. Lo afferma, in un’intervista esclusiva all’Adnkronos, il vice presidente della Verchovna Rada, il Parlamento ucraino, Oleksandr Kornienko, parlando dello status di candidato all’entrata nell’unione Europea dell’Ucraina. Secondo il parere di Kornienko, “la percentuale di adempimento sia dell’accordo sull’integrazione sia di altri documenti sull’integrazione della legislazione europea nella legislazione ucraina è alta. Quindi, dire che l’Ucraina debba cominciare da capo non è corretto. Noi cominciamo il percorso del candidato da un livello già alto che ci eravamo imposti da soli”, sottolinea.
Sul percorso da affrontare, spiega il vice presidente del Parlamento, “la legislazione ucraina deve cambiare ancora molto affinché il Paese possa diventare il membro a tutti gli effetti dell’Unione. Abbiamo un lavoro molto serio davanti a noi, penso che siano centinaia le leggi che dovranno integrare le direttive dell’Unione Europea e anche altri elementi della legislazione europea”. Si tratta, spiega, “sia di riforme che riguardano il settore finanziario, che di fatto permetteranno alla nostra economia di diventare più forte, sia della riforma amministrativa che ci permetterà di regolare i processi di gestione pubblica e amministrativa”.
Kornienko non si nasconde dietro ad un dito, e affronta il delicato tema della corruzione nel Paese, sino ad ora uno degli ostacoli principali: “Ovviamente, parliamo anche di continuare con le riforme anticorruzione affinché esse funzionino, e tutti gli organi creati appositamente per questo con l’aiuto dei nostri partner europei devono anche portare dei risultati concreti”. Allo studio anche la riforma giudiziaria (“perché ci rendiamo conto che questa è una questione di giustizia, della fiducia verso lo Stato, degli investimenti, della protezione dei diritti e delle libertà dei cittadini”), e le riforme strutturali dell’economia.
“Purtroppo, a causa della guerra, abbiamo settori interi che sono fuori dallo sviluppo economico e non capiamo quando riusciranno a riprendersi e dobbiamo trovare loro un’alternativa -afferma all’Adnkronos il vice presidente del parlamento ucraino- ed è chiaro che nelle condizioni del blocco dell’export delle merci, l’Ucraina forse dovrà spostare la sua attenzione sull’export dei servizi. Di fatto abbiamo la prospettiva che il settore digitale possa diventare per l’Ucraina principale da esportare”.
Ovviamente la guerra “sarà d’ostacolo all’implementazione della maggior parte delle riforme, perché non possiamo parlare delle importanti riforme strutturali durante la guerra -scandisce Kornienko- Ma nonostante tutto noi andremo avanti e già nei prossimi giorni dovremo votare l’implementazione di una serie di direttive europee nella nostra legislazione. Penso che avanzeremo in parallelo con le vittorie dell’Ucraina sul campo di battaglia contro la Russia, e noi avremo le nostre vittore nell’integrazione europea”. Quanto tempo servirà? “Dipende soltanto da noi, noi vorremmo percorrere questa strada il più veloce possibile per diventare membro dell’Unione Europea”.