(Adnkronos) – La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato il tentativo dell’Alabama di portare a termine un’esecuzione con l’iniezione letale, confermando la sentenza della corte di grado inferiore che ha stabilito che è accettabile la richiesta del condannato di essere mandato a morte con il gas letale.
Kenneth Smith, condannato a morte per l’omicidio di una donna nel 1988, si oppone all’esecuzione con l’iniezione letale sostenendo che questa gli provocherebbe dolore in modo da violare l’ottavo emendamento della Costituzione che vieta le punizioni “crudeli ed inusuali”. Lo scorso novembre la corte d’appello con sede ad Atlanta aveva accolto il suo ricorso in cui si ricordava che l’Alamaba prevede l’uso del gas letale come metodo di esecuzione.
L’Alabama sostiene che per quanto il metodo esista dal 2018 non è ancora stato finalizzato un protocollo per le esecuzioni con il gas letale. Inoltre, contesta il fatto che Smith non abbia scelto il metodo alternativo 30 giorni prima del giorno fissato per l’esecuzione lo scorso novembre quando Smith fu messo sul lettino per l’iniezione letale, ma per oltre un’ora gli addetti all’esecuzione non sono riusciti a trovare le vene per iniettare il cocktail letale. Arrivata la mezzanotte la direzione del carcere ha dovuto sospendere l’esecuzione.