(Adnkronos) – Trading online da record, una seconda entrata senza un secondo lavoro, sistemi infallibili per fare denaro online, la macchina del guadagno passivo. Tra slogan più o meno efficaci, influencer e nuove frontiere e-commerce, sistemi e piattaforme miracolose si fanno promozione a forza di video su TikTok e gli altri social network, promettendo guadagni facili, quasi sempre raccontati come mezzo per comprarsi auto di lusso o per affittare appartamenti da favola. Guru e testimonianze dirette di chi ce l’ha fatta per convincere a investire denaro seguendo la promessa di un ritorno eccezionale.
Il mercato alimentato da Instagram, Facebook e soprattutto TikTok muove una quantità sempre maggiore di denaro. Merito, o colpa, degli algoritmi, capaci di far diventare rapidamente virali i contenuti. Alimentando, insieme, le speranze di chi guarda e il conto degli influencer che si prestano a diffondere il mito del successo facile. La comunicazione ruota intorno a un messaggio di fondo: è facile costruirsi online prima un mestiere e poi una fortuna.
Lo schema è sempre lo stesso. Si parte dal risultato ottenuto, un’auto da centinaia di migliaia di euro, e si risale ai consigli e al metodo di chi ha reso possibile il guadagno. Il resto lo fanno le leggi del mercato. Quello dei corsi per diventare ricchi online, dei maghi del marketing elettronico, della vendita di prodotti di altri. C’è una grande richiesta di questi contenuti, una domanda che parte dalla curiosità ma che è quasi sempre sostenuta dalla necessità, la mancanza di lavoro o l’esigenza di integrare stipendi bassi. E c’è un’offerta che cresce di conseguenza, con una moltiplicazione infinita di nuove proposte.
Come è possibile che questo mercato possa reggere, nonostante appaia evidente il rischio di una truffa? Da una parte, c’è l’esempio da emulare. Sono molti i giovani diventati popolari, e che hanno ottenuto un guadagno attraverso l’attenzione conquistata proprio grazie agli algoritmi dei social network. Sono spesso fenomeni che durano lo spazio di qualche mese, per poi sparire generando fallimenti e frustrazione, ma quella che diventa virale è sempre la parabola che sale, mai la rapida discesa. Chi privilegia l’effetto emulazione, in genere, si appella anche alla gratificazione di impegnarsi per raggiungere traguardi ambiziosi. Dall’altra parte, c’è il fascino del successo rapido, della soluzione a portata di mano, della scorciatoia. E chi sceglie questa strada scommette tutto sulla rapidità, sugli automatismi, sul valore del tempo risparmiato.
In un caso e nell’altro, e sarebbe bene indagare a fondo, è presumibile che il punto di arrivo sia il guadagno di qualcuno e le perdite di tutti gli altri. Perché, fino a prova contraria, neanche il più sofisticato degli algoritmi è in grado di creare denaro dal nulla e per tutti. (Di Fabio Insenga)