(Adnkronos) – “Nell’epoca in cui viviamo la madre di tutte le riforme deve essere quella dell’interoperabilità dei dati sanitari, considerando la composizione in 70% di sanità pubblica e 30% privata. Ebbene, questi due mondi non si parlano, in quanto ai dati clinici”. Lo ha detto Gianluca Polifrone, esperto di sanità digitale chiudendo i lavori di Welfair 2023 , la “fiera del fare sanità”, il nuovo format che Fiera Roma ha organizzato – con il supporto di Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma – per riunire tutti gli attori del mondo della salute: dalla grande governance pubblica alle associazioni delle professioni sanitarie passando per Agenzie pubbliche, aziende sanitarie, scienziati, Irccs e ospedalità convenzionata e privata. Evento terminato dopo tre giorni di incontri e dibattiti ai quali sono intervenuti oltre 200 esperti di fama internazionale.
“La medicina territoriale – sottolinea Polifrone – di fatto è stata sostituita dai Pronto soccorso, corrispondenti ad una visione ospedalo-centrica della sanità e che in taluni casi ha fallito. Oggi più che mai abbiamo bisogno di un territorio, quindi di un medico di medicina generale che, affiancato da competenze professionali infermieristiche, amministrative e da un parco tecnologico oggi disponibile, persegua la salute del paziente. Per procedere all’innovazione della sanità il primo necessario passo non può che essere la reingegnerizzazione dei processi interni”.
La sanità digitale per il cittadino è stato uno dei temi protagonisti dell’ultima giornata della manifestazione. “Per quello che attiene alla protezione dei dati personali in sanità, il Fascicolo sanitario elettronico è a buon punto, il Garante della privacy ha già dato il proprio parere e tracciato le linee guida – ha ricordato Carlo Villanacci, Data Protection Officer anch’egli intervenuto alla tavola rotonda sulla sanità digitale con Polifrone, Asquini, Aceti e la moderazione del giornalista Francesco Maggi di Adnkronos Salute –. Ora dobbiamo attendere la presa in carico da parte di alcuni Ministeri – Salute, Innovazione tecnologica, Economia e Finanze – tenendo conto che ci sono Regioni molto più avanti rispetto ad altre e, presumibilmente, in 24 mesi, avremo un Fascicolo sanitario Elettronico che il cittadino potrà finalmente consultare”.
Pnrr, telemedicina, industria 4.0, longevità e invecchiamento in salute. E ancora: autonomia differenziata, investimento in sicurezza e risk management, digitalizzazione e cyber risk, uso dell’intelligenza artificiale e futuro dell’assistenza domiciliare e territoriale. Sono stati questi i principali temi sui quali nel corso della tre giorni si sono confrontati medici, ricercatori, società medico scientifiche, istituzioni sanitarie e manager di settore – riferisce una nota – che hanno dialogato con start-up, eccellenze aziendali dell’high tech e dell’IT, esponenti dell’innovazione in campo medico e tecnologico, del territorio laziale e non solo. Un network di eccellenza riunito con l’obiettivo comune di proporre e trovare soluzioni sui singoli processi sanitari e sui grandi assi di sviluppo del Servizio sanitario nazionale, contribuendo concretamente a tracciare il futuro della sanità.