(Adnkronos) –
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Parigi. Il capo dello stato ucraino si trasferisce nella capitale francese dalla Germania. Per Zelensky è la seconda visita a Parigi dall’inizio dell’offensiva militare russa contro il suo paese. Il presidente francese Emmanuel Macron lo aveva già ricevuto all’Eliseo l’8 febbraio, assieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Parigi. Ad ogni visita, le capacità difensive e offensive dell’Ucraina si espandono. I legami con l’Europa si rafforzano e cresce la pressione sulla Russia. Avrò un incontro con il mio amico Emmanuel e parleremo dei punti più importanti delle relazioni bilaterali”, twitta Zelensky prima del nuovo incontro con Macron.
ZELENSKY IN GERMANIA – “Vogliamo che la guerra finisca, ma con una pace giusta”, ha detto Zelensky nel corso della conferenza stampa che ha chiuso il suo colloquio con Scholz nella sede della cancelleria tedesca a Berlino. “Già quest’anno ci aspettiamo che questa guerra finisca. Già quest’anno suggelleremo la sconfitta irreversibile dell’aggressore”, ha aggiunto, rassicurando sul fatto che le forze ucraine non intendono attaccare il territorio russo con le armi più potenti che l’Ucraina sta chiedendo. “Non attacchiamo il territorio russo, liberiamo il territorio legalmente nostro. Non abbiamo tempo, forze o armi in eccedenza per questo. I preparativi di una controffensiva sono incentrati unicamente sulla liberazione del nostro territorio, riconosciuto come tale dal mondo intero”.
“È un segnale forte darle il benvenuto qui a Berlino oggi”, ha dichiarato dal canto suo il cancelliere tedesco. “Non stiamo allentando il nostro sostegno”, ha proseguito Scholz alludendo al nuovo pacchetto di aiuti del valore di 2,7 miliardi di euro. Scholz ha ribadito l’intenzione di sostenere l’Ucraina “finché sarà necessario”. Anche gli aiuti militari e umanitari saranno “garantiti nei prossimi anni”, ha detto Scholz. La Germania è pienamente solidale con il popolo ucraino: “Di fronte all’orrore, alla palese ingiustizia, ci stiamo avvicinando ancora di più”.
Zelensky non ha mancato di ringraziare pubblicamente la Germania per l’ultimo pacchetto di armi che il governo ha deciso di inviare a Kiev. “Un aiuto molto forte” per l’Ucraina, ha aggiunto, chiedendo tuttavia a Berlino di sostenere il suo paese aderendo ad una coalizione di paesi intenzionati a fornire caccia. L’Ucraina sta lavorando “ad assemblare una coalizione di caccia. E’ molto importante per l’Ucraina che coordiniamo i nostri sforzi”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che Mosca ha il predominio nello spazio aereo ucraino, una situazione che deve cambiare.
Scholz non si è impegnato, affermando che la Germania ha fornito all’Ucraina una grande quantità di armi e continuerà a farlo. Berlino, ha sottolineato, si sta “concentrando” nel fornire all’Ucraina sistemi di difesa aerea.
Arrivando dall’Italia, dove ha incontrato il presidente Mattarella, il premier Meoni e Papa Francesco, Zelensky è atterrato a Berlino poco dopo la mezzanotte, quindi si è spostato in elicottero al Bendlerblock, la seconda residenza ufficiale del Ministro della Difesa. “Già a Berlino. Armi. Importante pacchetto. Difesa aerea. Ricostruzione. Ue. Nato. Sicurezza”, ha twittato poco dopo l’atterraggio.
In mattinata Zelensky si è recato al castello di Bellevue, dove è stato accolto dal presidente Frank-Walter Steinmeier, per un colloquio, che si è svolto alla presenza di quattro consiglieri per parte. “Nel momento più difficile della storia moderna dell’Ucraina, la Germania ha dimostrato di essere un vero amico e alleato affidabile, che sta in modo deciso al fianco del popolo ucraino nella lotta per difendere la libertà e i valori democratici”, ha scritto Zelensky firmando in inglese il libro degli ospiti. “Insieme – ha proseguito – vinceremo e riporteremo la pace in Europa. Grazie, signor Presidente federale, per il suo sostegno personale all’Ucraina e per l’ospitalità, e al popolo tedesco, per la fantastica solidarietà”. “Gloria all’Ucraina. Danke Deutschland”, ha concluso.
Nel pomeriggio, Scholz e Zelensky sono volati insieme ad Aquisgrana, dove il presidente ucraino ha ricevuto il Premio Carlo Magno, di cui sono stati insigniti il capo dello stato e tutta la popolazione ucraina.