(Adnkronos) – Dalla Francia alla Corea del Sud. Se prima era Parigi, adesso sembra essere Seul la capitale del cuore per le cimici dei letti. Tanto gradita al parassita, che ha deciso di prendere dimora in dormitori universitari della metropoli e nei goshiwon, le tipiche ‘case loculo’ composte da una singola stanza di pochi metri quadrati. La Corea del Sud sembra essere stata colpita da un’epidemia di cimici dei letti e il governo si sta affrettando a combatterle. Secondo quanto riporta ‘Cnbc’ online, il Paese ha registrato un record di infestazioni come non succedeva da decenni, da quando negli anni ’70 “si è diffusa la distribuzione di pesticidi”, si legge in una nota ufficiale. “Cimici resistenti si sono recentemente diffuse in altri Paesi e stanno affluendo anche in Corea con l’aumento dei turisti stranieri post Covid”.
La prima osservazione è stata fatta “in una sauna a Incheon, che è stata chiusa”, prosegue la nota. Un focolaio è stato segnalato in un dormitorio dell’Università Keimyung nella città di Daegu a settembre. E il numero di casi sospetti di cimici dei letti è salito fino a quota 30, di cui oltre la metà nella capitale. Secondo l’agenzia coreana per il controllo e la prevenzione delle malattie, negli ultimi dieci anni erano stati registrati solo 9 casi. La previsione è che il numero di segnalazioni aumenterà.
Per contrastare l’infestazione, il governo della Corea del Sud sta lanciando una campagna di 4 settimane per effettuare ispezioni e attuare misure di controllo dei parassiti in strutture pubbliche ‘vulnerabili’ come stabilimenti balneari, dormitori e strutture per l’infanzia, per esempio.
Le strutture in cui si sospetta la presenza di cimici verranno immediatamente disinfettate. Il People Power Party della Corea del Sud ha affermato che valuterà se rivelare o meno le strutture in cui sono presenti le cimici a causa delle “preoccupazioni per danni secondari” che potrebbero derivare. La battaglia contro gli insetti che sembrano essere diventati più resistenti non sarà facile, ammettono, e si sta anche valutando l’utilizzo di un pesticida diverso.
Pure l’industria dei viaggi della Corea del Sud è scesa in campo nella lotta ai micro-nemici: Korea Airports Corporation ha dichiarato di voler raddoppiare la frequenza dei controlli nelle aree più a rischio come le lounge dei terminal, i parchi giochi per bambini e l’area di screening dei bagagli aeroportuali, da una a due volte a settimana negli aeroporti del Paese. Anche gli hotel saranno controllati per verificare il rispetto degli standard igienici, inclusa la disinfezione obbligatoria. E i treni della metropolitana verranno sottoposti a disinfezioni con una frequenza che verrà elevata dalle 9 volte attuali a quota 30 all’anno. Intanto nella popolazione è scattato il passaparola. L’allarme corre sui social e fra gli utenti di X c’è chi annuncia che al momento eviterà i cinema per restare al riparo da possibili ‘attacchi’.