(Adnkronos) – L’osteoartrite è una patologia cronica che colpisce oggi oltre 250 milioni di persone in tutto il mondo, guidata dai cambiamenti demografici e dalle complicanze di alcune patologie in aumento come l’obesità. Una crescita questa, che sta generando un aumento dei volumi di interventi ortopedici di artroplastica, soprattutto del ginocchio, e che conferma un’urgente necessità di continuare a innovare in quest’area al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti e parallelamente ottimizzare i processi chirurgici a vantaggio della sostenibilità dei sistemi sanitari, che dispongono di risorse sempre più limitate. È in questo scenario che Johnson & Johnson MedTech – si legge inu una nota – in occasione del 106esimo Congresso nazionale della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) conferma il suo impegno lungo l’intero percorso di cura del paziente, segnando un ulteriore passo in avanti nell’approccio al trattamento con artroplastica del ginocchio, grazie a una innovativa soluzione di robotica assistita.
“L’ingresso di Johnson & Johnson MedTech nell’ambito della robotica applicata in ortopedia segna un importante momento di evoluzione del nostro impegno in quest’area – afferma Vincenzo Giannattasio Dell’Isola, Vice President & Managing Director DePuy Synthes Italia, parte di J&J MedTech – e coincide proprio con il decimo anniversario di una delle nostre migliori tecnologie protesiche per il ginocchio che in questi anni ha dimostrato risultati straordinari in termini stabilità, anatomia e soddisfazione dei pazienti. Con questo nuovo approccio di robotica assistita abbiamo ora l’obiettivo di continuare a migliorare l’outcome, puntando su un trattamento del paziente più personalizzato e sulla raccolta di dati e informazioni utili a rendere i processi dell’intervento chirurgico più efficienti”.
La soluzione robotica, presentata ad oltre 2000 clinici durante l’evento dedicato all’ortopedia e alla traumatologia in Italia, si pone come obiettivo quello di semplificare l’esecuzione di interventi di sostituzione totale del ginocchio, sia fornendo informazioni e dati fondamentali, sia consentendo un’esecuzione versatile e prestazioni chirurgiche volte a garantire efficienza e ottimizzazione degli outcomes. In sole tre settimane dal lancio commerciale in Europa, questa soluzione di robotica assistita è stata utilizzata da diversi centri in Germania, Belgio e Svizzera con una rapida adozione, fornendo una elevata precisione nella realizzazione delle protesi del ginocchio grazie all’adattamento dei dati all’anatomia di ciascun paziente.
In occasione del Congresso Siot la presenza di Johnson & Johnson MedTech vedrà l’organizzazione di un simposio scientifico in cui un board di esperti affronteranno il tema della standardizzazione della gestione delle ferite in chirurgia ortopedica – prosegue la nota – altra area in cui l’azienda è impegnata da sempre. La storia di JNJ nel campo della gestione delle ferite ha avuto inizio oltre un secolo fa dopo la Guerra civile americana, quando l’obiettivo era trovare un’innovativa soluzione per trattare le ferite dei soldati. Questo impegno iniziale – conclude la nota – ha dato vita a dispositivi medici innovativi, tra i quali le prime suture e i primi bendaggi sterili, che si sono evoluti nel tempo e che continuano ad avere un impatto significativo sulla riduzione delle complicanze post-operatorie, come le infezioni del sito chirurgico. La rilevanza della prevenzione di questa complicanza è un argomento molto attuale in quanto si stima che l’infezione del sito chirurgico rappresenti ancora oggi una tra le maggiori cause della revisione dell’impianto protesico con un impatto clinico e di consumo delle risorse davvero notevole.