(Adnkronos) – Ansia, paura, calo del desiderio, problemi relazionali sono solo alcuni degli effetti psicologici delle alte temperature che da luglio arroventano l’Italia. Una morsa che ha conseguenze importanti sull’equilibrio naturale, mette a repentaglio la salute fisica e scoglie i millenari ghiacciai delle nostre Alpi. Ma una così intensa esposizione al calore ha numerosi effetti sulla nostra psiche, come emerge da un sondaggio promosso dall’Ordine degli psicologi dell’Umbria durante ‘Caronte’, la seconda ondata di calore intenso ed afoso. Circa 500 gli intervistati, in prevalenza donne, tra i 36 ed i 55 anni. Solo il 6,6% del campione è rappresentato da pensionati.
“La grande maggioranza del campione – spiega all’Adnkronos Salute il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) David Lazzari che è anche presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria – afferma che il caldo comporta rilevanti effetti a livello psichico. Inoltre, coloro che già soffrivano di problematiche di tipo psicologico, lamentano che questo elevato livello di calore ha prodotto in loro un peggioramento/cambiamento nel 20% dei casi”.
Tra le conseguenze messe in correlazione con il caldo – evidenzia la survey – si possono trovare (con diverse sfumature nelle risposte, da “abbastanza” a “moltissimo”): astenia (85%), difficoltà di concentrazione (69%), a cui si aggiungono umore depresso (40%), insonnia (72%) e irritabilità (63%), difficoltà sul lavoro (57%), problemi relazionali (35%), disturbi psicosomatici (35%) e uno stato di ansia/agitazione (37%). Sulle “difficoltà correlate al caldo – evidenzia Lazzari – sono molto forti anche le risposte libere, come ‘il caldo mi terrorizza mi fa stare malissimo e la luce mi riempie di ansia’, ‘è estremamente fastidioso e irritante per me, sentire continuamente il martellamento dei mass media sul problema ondata di calore’, ‘il caldo mi provoca una sensazione di inefficacia’ e ‘difficoltà sessuali'”.
I partecipanti al sondaggio non hanno dubbi, c’è una relazione tra questi livelli di temperatura e il cambiamento climatico (80% delle risposte). Riconoscono inoltre che “le ondate di caldo portano conseguenze integrate che si sovrappongono tra di loro determinando un fenomeno complesso e allarmante”. Oltre il 40%, infatti, ritiene che siano “presenti contemporaneamente conseguenze importanti sulla salute fisica e psichica delle popolazioni con effetti importanti sulla tenuta sociale”.
“Tra gli intervistati – prosegue Lazzari – sono ricorrenti il tema della paura per ulteriori peggioramenti, ma anche per eventi climatici catastrofici quali incendi, grandine, trombe d’aria; e il tema dell’inquinamento, dovuto a uno stile di vita che usa fonti energetiche fossili. Altro tema che compare è la diffusa critica alla modalità con cui i media gestiscono queste notizie, un tono e una retorica non sempre appropriata che contribuisce a generare allarme non solo per la quantità (sovraesposizione) ma anche per la qualità dell’informazione”.
“Coerentemente con la morfologia e le caratteristiche della nostra Regione – afferma Pietro Bussotti, coordinatore del sondaggio e Consigliere dell’Ordine – solamente il 31,2% del campione abita in una città di grandi o medie dimensioni (tipicamente più calde) e il 71,5% invece vive in campagna, in zone verdi e/o in piccoli paesi. Oltre il 90% afferma inoltre di lavorare al chiuso, in ambienti protetti dall’esposizione diretta al caldo. Malgrado una distribuzione sul territorio in zone più fresche e la possibilità di passare molte ore al chiuso, sono dunque molto interessanti – chiosa – i dati che emergono sull’influsso delle ondate di calore sul benessere psicologico”.