(Adnkronos) – “In un Paese che invecchia progressivamente e rapidamente come l’Italia, la politica deve essere in grado di orientare i servizi socio-sanitari e l’assistenza alla cronicità verso forme di sanità digitale sempre più spinte. In particolare, è necessario ormai chiudere la fase delle sperimentazioni e dei progetti pilota nel campo della telemedicina, per programmare e implementare su larga scala programmi di tele-assistenza, tele-consulto e tele-riabilitazione supportati da reti digitali adeguate messe a disposizione delle Asl dallo Stato e dalle Regioni. in grado di auto-alimentare a loro volta il Fascicolo sanitario elettronico di ogni cittadino, che consentirà ai professionisti sanitari di accedere in ogni momento a tutte le informazioni sullo stato di salute del paziente”. Lo ha detto Ugo Cappellacci (FI), presidente della Commissione Affari sociali della Camera, intervento alla seconda edizione dell’evento Talkin’ Minds “Dalla demografia all’economia: il ruolo delle scienze della vita per l’Italia”, organizzato da AstraZeneca oggi a Roma con il patrocinio di Farmindustria e di Federated Innovation.
L’assistenza sanitaria, secondo Cappellacci, “deve entrare nelle case dei cittadini con strumenti in grado di monitorare parametri per i quali non è strettamente necessario recarsi in ospedale o dal proprio medico curante dopo la prima visita di presa in carico”. Per far questo è “necessario predisporre a monte delle vere e proprie sale operative – sottolinea -gestite dai diversi specialisti per decongestionare gli accessi impropri al pronto soccorso e ridurre le liste di attesa ambulatoriali: penso alle opportunità che si aprono per i pazienti diabetici, oncologici, con scompenso cardiaco o post ictus cerebrale, ma anche alla tele-dermatologia e alla riabilitazione, solo per fare alcuni esempi concreti”.
Un aiuto arriva dalla tecnologia che “offre già oggi modalità innovative – rimarca – per monitorare lo stato di salute dei pazienti a distanza e ricalibrare in tempo reale le terapie sulla base delle necessità del momento, nella prospettiva di una vera medicina personalizzata e di precisione, che potrà esplicarsi anche al momento del primo contatto col paziente mediante test genetici e biochimici in grado con alto valore predittivo della risposta individuale alle diverse possibilità di cura o target terapeutici” .
Il nostro Paese dal “punto di vista strategico può e deve puntare sulla qualità della vita e sulla longevità come elemento di sviluppo e di valore – afferma Cappellacci – e questo obiettivo può essere raggiunto solo se investiamo sulla qualità della salute e delle cure. Dopo il momento difficile dell’emergenza pandemica, durante la quale abbiamo fatto esperienza di quanto sia importante avere un Sistema sanitario solido, è il momento di affrontare la sfida della longevità a nostro favore, facendo leva sull’importanza della prevenzione, in particolare in campo oncologico, attraverso programmi di screening volti ad una presa in carico precoce e ad una maggiore appropriatezza terapeutica”.
Infine, “siamo chiamati a fare uno sforzo per una migliore attività di formazione e informazione in tema di adozione di stili di vita sani – conclude il parlamentare – a partire dal contrasto al fumo e le corrette scelte alimentari, fino alla pratica di una regolare attività fisica”.