(Adnkronos) – Dal premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni al presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini, dal vicepremier Antonio Tajani di Forza Italia al vicepremier Matteo Salvini della Lega, dal leader di Azione Carlo Calenda al capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi fino a capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Stefano Patuanelli ma anche tantissimi parlamentari come Luca Pastorino di +Europa o Elena Bonetti di Italia Viva, salgono ad oltre mezzo milione le firme raccolte dalla mobilitazione della Coldiretti a sostegno della legge per fermare i cibi sintetici o “a base cellulare” come suggerito da Fao e Oms, in assenza di adeguate garanzie dal punto di vista della sicurezza alimentare ed ambientale.
Coldiretti ricorda in una nota che – come emerso da una recente indagine Tecne’ – ben il 72% dei cittadini non mangerebbe la carne sintetica ottenuta in laboratorio e solo il 18% invece la proverebbe mentre il 10% non sa e necessita quindi di più informazioni. Quella della Coldiretti è dunque una mobilitazione che – sottolinea la nota – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese, nei comuni, nelle regioni e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia. Il disegno di legge del Governo – precisa Coldiretti – sarà infatti operativo solo dopo la discussione e approvazione del Parlamento che la raccolta di firme vuole accelerare.
Il documento Fao/Oms – ricorda Coldiretti – analizza gli ‘Aspetti della sicurezza alimentare del cibo a base cellulare’ definizione considerata più chiara rispetto al termine ‘coltivato’ preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due autorità mondiali che ritengono anche discutibile usare per questi prodotti i termini ‘carne, pollo o pesce’. Fao e Oms – continua la Coldiretti – individuano ben 53 rischi potenziali, dalle allergie al tumore, con la necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori ma vietati nell’attività di allevamento in Italia e si invita ad approfondire anche altri aspetti come “le questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura”. Gli interessi nel campo del cibo sintetico sono concentrati – conclude Coldiretti – nelle mani di diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems).