(Adnkronos) – “La situazione Covid in Cina non è assolutamente chiara, per la continua non trasparenza nella trasmissione dei dati” da parte del Paese asiatico. Per questo “è necessario poter controllare l’ingresso di nuove varianti” di Sars-CoV-2, “anche se non è evitabile” considerando che i virus non conoscono confini. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano.
“La Regione Lombardia sta già procedendo con la sorveglianza e il sequenziamento, che viene fatto anche nel nostro laboratorio del Sacco”, evidenzia l’esperta in riferimento alla ripresa dei tamponi all’aeroporto di Milano Malpensa per le persone (passeggeri e operatori) che arrivano dalla Cina. Uno screening non obbligatorio, come è stato precisato da Palazzo Lombardia, ma pensato come misura di prevenzione utile anche a intercettare eventuali nuovi mutanti provenienti dal gigante asiatico.
“In questo momento il controllo delle varianti in arrivo dalla Cina è auspicabile e secondo me – precisa Gismondo – è allargabile anche ad altre aree se dovessero essere interessate da una circolazione virale analoga a quella cinese”.