(Adnkronos) – Sono 33.841 i casi di Covid-19 registrati in Italia nella settimana 12-18 ottobre, in calo rispetto ai 41.626 della precedente rilevazione. Aumentano invece i morti: 197 i deceduti, “con una variazione di +22,4% rispetto alla settimana precedente (161)”. In calo gli altri indicatori, secondo quanto emerge dal monitoraggio Iss-ministero della Salute. L’incidenza è pari a 58 nuovi casi per 100mila abitanti, -18,3% rispetto alla settimana precedente (71). E’ in diminuzione in gran parte delle Regioni, con valori non superiori a 118 casi per 100.000 abitanti.
L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Valle D’Aosta (118 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (3 casi per 100.000 abitanti). La fascia di età più colpita è quella degli ‘over 90’, l’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce d’età.
In calo anche l’Rt, pari a 0.93 e sotto la soglia epidemica di 1. La settimana precedente il valore era 1.08. La percentuale di reinfezioni è circa il 42%, sostanzialmente stabile.
Negli ultimi 7 giorni scende quindi il tasso di positività: cala al 13,8%, con una variazione di -1,6 punti percentuali rispetto alla settimana precedente (15,4%). Sono stati effettuati nell’ultima settimana “245.458 tamponi – si legge – con una variazione di -9,1% rispetto alla settimana precedente (270.011)”.
Stabile la situazione dei ricoveri. Al 18 ottobre l’occupazione dei posti letto in area medica resta limitata, pari al 5,7%, con 3.551 ricoverati, sostanzialmente in linea rispetto alla settimana precedente (5,8%). Resta invariata, rispetto all’11 ottobre, l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,3%, con 119 ricoverati.
I tassi di ospedalizzazione e mortalità – si legge nel report – aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia ‘over 90’. Anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età.
“In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati al 16 ottobre), si osserva una co-circolazione di ceppi virali ricombinanti Omicron riconducibili a Xbb. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, la variante d’interesse Eg.5, ed in particolare Eg.5.1.1, si conferma predominante”. Eris si conferma, dunque, la variante che circola di più anche in Italia.