(Adnkronos) –
Omicron ancora dominante in Italia, con una prevalenza stimata al 100% il 13 dicembre scorso. La sottovariante del covid Ba.5 è largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron pari al 3%. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
La sottovariante di Omicron 5 battezzata ‘Cerberus’ corre in Italia e raddoppia la sua quota. “Nell’ambito dei sottolignaggi di BA.5, analogamente a quanto segnalato in altri Paesi, in questa indagine si evidenzia BQ.1.n (la cosiddetta ‘Cerberus’) in significativo aumento e pari al 64,1% sul totale dei campioni BA.5”, mentre nella precedente indagine era al 30,7%, spiegano gli autori dell’indagine rapida. (segue)
In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni e province autonome e complessivamente 104 laboratori regionali e il Laboratorio di sanità militare, per un totale di 1570 campioni. Ba.5 rimane ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,6% (91,5% nell’indagine precedente, dell’8 novembre 2022), con frequenze regionali superiori al 77,3%. Stabile la numerosità dei sotto-lignaggi di Ba.5 circolanti in Italia: 100 rispetto a 112 dell’indagine precedente. Ba.4 continua a diminuire, con una prevalenza dall’1,95% a 0,3% in questa indagine. Nella famiglia dei sotto-lignaggi di Ba.5, analogamente a quanto segnalato in altri Paesi, in questa indagine si evidenzia Cerberus in significativo aumento e pari al 64,1% (contro il 30,7% della precedente indagine), sul totale dei campioni Ba.5. Bf.7, un sottolignaggio di Ba.5, rappresenta il 9,6% delle sequenze analizzate in questa indagine (rispetto al 14,7% dell’indagine precedente).
Xbb, ricombinante segnalato come altamente trasmissibile e con mutazioni associabili a immune evasione, è stata identificata in 36 contro le 38 sequenze identificate nell’indagine precedente. Tra le 95 Ba.2, sono stati identificati 25 sotto-lignaggi, oltre al lignaggio parentale Ba.2. Si segnala la presenza di 75 sequenze riconducibili a Ba.2.75 (la cosiddetta ‘Centaurus’) e relativi sotto-lignaggi.
La variante BQ.1, ricorda l’Iss presentando i risultati della flash survey, “è attenzionata a livello internazionale per la presenza di ulteriori mutazioni rispetto a BA.5, quali la R346T, nella sequenza codificante la proteina spike, mostrando un significativo vantaggio di crescita rispetto ad altre varianti”.
Nel dettaglio, l’indagine rapida del 13 dicembre rileva che tra le 1.382 sequenze di BA.5, sono stati identificati 100 sottolignaggi, oltre al lignaggio parentale BA.5. Un totale di 886 sequenziamenti sono risultati associati alla famiglia di Cerberus, cioè a uno dei 37 lignaggi di BQ.1. E fra questi proprio BQ.1.1 è risultato il più frequente (490).