(Adnkronos) – “Quarta settimana con il segno meno per la curva dei ricoveri Covid” in Italia: “-9% rispetto a sette giorni fa (-0,7)”. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, del 10 gennaio 2023. Secondo il report: “Il 43% dei posti letto negli ospedali è occupato dai pazienti ricoverati ‘per Covid’, con insufficienza respiratoria o polmonite. La loro proporzione da qualche settimana è in crescita, un mese fa erano il 32%. Si tratta di pazienti al 79% vaccinati da più di sei mesi, con una età media di 76 anni e con altre patologie”.
Di contro “scende al 57% la percentuale dei ricoverati ‘con Covid’, ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari – continua la Fiaso – In leggero calo anche le terapie intensive: -6,3%. Il 67% di questi pazienti è ricoverato ‘per Covid’, con conseguenze gravi dell’infezione da Sars-Cov-2. Si tratta per il 30% di soggetti non vaccinati con un’età media di 68 anni”.
Per quanto riguarda i pazienti pediatrici, “è stabile il numero dei pazienti minori di 18 anni ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso. Nessun bambino in terapia intensiva – conclude il report – L’86% è ricoverato ‘per Covid’, con sintomi respiratori, e il 93% dei pazienti pediatrici con infezione da Sars-Cov-2 è di età compresa tra 0 e 4 anni”.
“Guardiamo con cauto ottimismo a questi dati” sull’andamento dei ricoveri Covid in Italia. “Le prossime 2 settimane saranno determinanti per capire quali potrebbero essere le ricadute sugli ospedali dato dall’aumento dei contagi registrato nelle ultime rilevazioni dell’Istituto superiore di sanità. Se l’indice dei ricoveri non crescerà sensibilmente, significa che le varianti attualmente circolanti impattano meno sul rischio ospedalizzazioni”, ha sottolineato il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore.
“Dobbiamo mantenere comunque alta l’attenzione – sottolinea – guardare cosa succede con i contagi legati alla riapertura delle scuole, anche per l’influenza stagionale, e intensificare la campagna di vaccinazione. I fragili sono sempre esposti alle conseguenze gravi del Covid e continuano ad essere i più presenti nei nostri ospedali”, conclude Migliore.