(Adnkronos) – Ancora in crescita i contagi di Covid-19 in Italia. Nell’ultima settimana si registrano 14.863 nuovi casi, in aumento del 28% rispetto agli 11.602 della scorsa settimana, quando erano risultati quasi il doppio della rilevazione precedente. Questo il dato del monitoraggio Covid-19, a cura dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.
Dal 21 al 27 agosto l’incidenza di nuovi casi di Covid-19 segnalati in Italia “si mantiene bassa, seppur in aumento da due settimane. Anche l’impatto sugli ospedali rimane limitato, in leggero aumento nelle aree mediche e in lieve diminuzione nelle terapie intensive”, stando a quanto emerge dal monitoraggio.
Secondo i dati della Sorveglianza integrata Covid-19 dell’Iss, nell’ultima settimana l’incidenza è pari a 23 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (14-20 agosto, 15 per 100.000). L’aumento riguarda la maggior parte delle Regioni e Province autonome, con valori, comunque, non superiori a 42 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata in Sardegna (42 casi per 100.000 abitanti), la più bassa in Basilicata (6 per 100.000). L’Rt è invece in calo, 1,15 rispetto a 1,23 della settimana precedente, anche se ancora sopra la soglia epidemica, evidenzia il report. Tornano a crescere le reinfezioni, intorno al 36%, in lieve aumento.
I tassi di malattia grave (ricovero, terapia intensiva e decesso) sono stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età, si legge nel monitoraggio. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e sono più elevati nella fascia dai 90 anni in su. Nel dettaglio, sono 1.659 i pazienti con Covid ricoverati in area medica, con un tasso di occupazione dei posti letto che cresce leggermente a 2,7% dal 2%. L’occupazione delle terapie intensive scende da 0,5% a 0,4%, con un totale di 39 ricoverati al 30 agosto.
La variante Pirola non è ancora arrivata in Italia. Secondo il report di monitoraggio settimanale Covid-19, al 28 agosto “non risultano depositati nella piattaforma I-Co-Gen sequenziamenti attribuibili al lignaggio di recente designazione BA.2.86, internazionalmente riconosciuto come variante sotto monitoraggio in relazione all’elevato numero di mutazioni presenti nella proteina Spike”.
Cresce la variante Eris. “In linea con quanto descritto a livello globale la proporzione di sequenziamenti attribuibili alla variante d’interesse Eg.5 (discendente di XBB.1.9.2) e in particolare al sottolignaggio EG.5.1 risulta in crescita. Nell’ultima settimana di campionamento consolidata, 7-13 agosto, tale proporzione è risultata pari al 25,8%. Sulla base delle evidenze disponibili, EG.5 non sembra presentare rischi addizionali per la salute pubblica – si sottolinea nel report – rispetto ai lignaggi co-circolanti”.
In generale, “in base ai dati di sequenziamento depositati sulla piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata, 7-13 agosto, si conferma la cocircolazione di ricombinanti di Omicron attenzionati a livello internazionale, con una predominanza di sequenze attribuibili a XBB.1.9 (45,2%). Si segnala inoltre, una, se pur discontinua, circolazione di CH.1.1”, ribattezzato Orthrus, “discendente di BA.2.75 considerato variante sotto monitoraggio dagli organismi internazionali”.