(Adnkronos) – La variante Arturo (XBB.1.16) di Sars-CoV-2 è stata aggiunta all’elenco delle varianti d’interesse (Voi) monitorate dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), a seguito di un incontro del gruppo consultivo tecnico sull’evoluzione del virus Tag-Ve che si è tenuta il 17 aprile. A darne notizia è l’Oms nel suo aggiornamento settimanale su Covid.
L’agenzia Onu per la Salute sta dunque attualmente monitorando due varianti d’interesse: Kraken (XBB.1.5) e Arturo (XBB.1.16). Oltre a queste osservate speciali, si vigila anche su 6 varianti sotto monitoraggio (Vum) e sui loro sottolignaggi: vale a dire BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), BQ.1 (la famiglia di Cerberus), XBB (Gryphon), XBB.1.9.1 (Hyperion) e XBF (Bythos).
La ragione per cui si è deciso di elevare Arturo, finita sotto i riflettori per il boom di contagi rilevato in India, a variante d’interesse è che, “a causa del suo vantaggio di crescita stimato e delle caratteristiche di fuga immunitaria, XBB.1.16 può diffondersi a livello globale e contribuire ad un aumento dell’incidenza dei casi”, spiega l’Oms.
XBB.1.16, battezzata Arturo dagli esperti attivi sui social, è un lignaggio discendente da XBB (Gryphon), che è un ricombinante di sottovarianti di Omicron 2 (BA.2). Questa variante è stata riportata per la prima volta a gennaio 2023 e aggiunta alla lista Oms delle varianti sotto monitoraggio Vum il 22 marzo scorso.
A livello globale nell’ultima settimana monitorata dall’agenzia, la numero 13 del 2023 dal 27 marzo al 2 aprile, risulta essere comunque sempre Kraken (XBB.1.5) la variante più diffusa: è stata segnalata da 96 paesi e nella settimana considerata rappresentava il 50,8% del totale sequenze depositate, con un aumento rispetto al 46,2% della settimana 9 (dal 27 febbraio al 5 marzo 2023), quindi nell’arco di un mese. Anche rispetto alla settimana immediatamente precedente c’è stata una crescita (da 48,9% a 50,8). Mentre la variante Arturo è stata per ora segnalata da 31 Paesi e nella settimana 13 rappresentava il 4,2% delle sequenze inviate, in aumento rispetto a un mese prima, dall’0,5% della settimana 9. Sebbene l’Oms ritenga abbia il potenziale per diffondersi e far crescere i contagi, viene precisato anche che “al momento non vi sono segnali di un aumento della gravità”. Su Arturo la valutazione iniziale del rischio “è in corso e dovrebbe essere pubblicata nei prossimi giorni”, informa l’agenzia.
Tra le varianti sotto monitoraggio, quelle che mostrano un trend in crescita sono Gryphon (da 8,4 a 25,8% in un mese, con un balzo in avanti dal 19,9% della settimana immediatamente precedente) e Hyperion (da 4,4 a 7,9% in un mese). Altre Vum hanno presentato trend decrescenti o stabili nello stesso periodo.