(Adnkronos) –
“Con i vaccini staremo sempre a rincorrere le varianti” Covid, “che vediamo molto frequenti nel tempo. Già per il vaccino antinfluenzale abbiamo due appuntamenti annuali a febbraio e a settembre per aggiornare la composizione per le due epidemie stagionali invernali dei due emisferi”. Allo stesso modo per i vaccini Covid è arrivato oggi il primo aggiornamento, con l’approvazione in Ue dei bivalenti di Pfizer-BioNTech e Moderna adattati a Omicron 1, variante che oggi non circola più. Ma poco importa, evidenzia all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco: “Mi viene in mente un’immagine: se una persona ha bisogno di un nuovo telefono perché ha rotto il suo smartphone, non è che deve aspettare per forza il nuovo modello. Purtroppo sui vaccini c’è una narrazione simile, secondo cui il modello attuale è già vecchio e inutilizzabile”.
“Il vaccino attuale – puntualizza il docente di Igiene dell’università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – ha già dimostrato di dare un incremento come booster quarta dose, e lo stesso vale per quanto riguarda la quarta dose con questo vaccino previsto per Omicron 1”, il quale secondo un’analisi esplorativa citata dall’ente regolatorio britannico nella sua approvazione al booster adattato di Moderna, sembrerebbe generare una buona risposta immunitaria contro tutte le sottovarianti Omicron, inclusa Omicron 5.
“Saremo sempre un po’ in ritardo – conclude Pregliasco – Bisognerà capire quale sarà la prospettiva di rivaccinazione. Io, in termini di accettabilità e praticabilità, immagino una vaccinazione annuale con il vaccino più aggiornato disponibile nell’appuntamento autunnale-invernale. Ritengo che la proposta sarà di raccomandare la vaccinazione”, non imporla, “con una platea sovrapponibile a quella dell’influenza”.