(Adnkronos) – “Grazie al report dell’Economist Impact, ‘Aria più pulita, polmoni più liberi, vite migliori: alla scoperta dell’intersezione tra qualità dell’aria, disuguaglianze sanitarie e salute polmonare’, sono state portate alla luce le connessioni tra inquinamento atmosferico e salute polmonare e tra qualità dell’aria e malattie croniche polmonari. Cambiamenti climatici, ondate di calore, incremento dei pollini: il report ha raccolto la percezione dei pazienti riguardo questi fattori e l’impatto che questi hanno sulla loro salute, sia fisica che mentale”. Così Carmen Dell’Anna, Head of Global Medical Affairs del Gruppo Chiesi, a margine del convegno ‘Diseguaglianza della salute polmonare: prospettive dei pazienti sull’impatto dei cambiamenti climatici sul benessere respiratorio’, organizzato oggi a Milano, in occasione della ‘Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu’, al quale hanno preso parte professionisti sanitari, scienziati ambientali e associazioni di pazienti.
Fondamentale, per Dell’Anna, il punto di vista dei pazienti. “La connessione tra salute respiratoria e cambiamenti climatici – ricorda – non era stata studiata a sufficienza finora, c’è quindi bisogno di porre grande attenzione agli input dati dai pazienti su questo specifico aspetto. Inoltre, affinché si possa fare più ricerca sul tema, occorre che tutti gli stakeholder lavorino insieme per raggiungere una più profonda comprensione dei meccanismi di connessione tra qualità dell’aria e salute polmonare”.
Avendo adottato lo status giuridico di società benefit in Italia, negli Stati Uniti e in Francia – spiega una nota – l’impegno della farmaceutica a creare valore condiviso per la società nel suo complesso è legalmente vincolante e al centro di ogni decisione aziendale. “L’impegno di Chiesi rispetto al tema al centro del convegno odierno – sottolinea Dell’Anna – è molto forte e si traduce in azioni ben precise. Crediamo molto nel concetto delle ‘azioni al di là delle parole’. E’ infatti molto importante per noi settare degli obiettivi precisi, che possano essere misurati in maniera trasparente e quindi valutati anche da parti esterne”. Sono infatti ambiziosi gli obiettivi prefissati dall’azienda in termini di emissioni e di impatto ambientale. “Siamo partiti da una carbon neutrality – aggiunge – e puntiamo ora a raggiungere il ‘Net zero’ entro il 2035. Le azioni di Chiesi nei confronti dei pazienti e delle comunità – conclude Dell’Anna – accolgono il concetto di valore condiviso a 360 gradi”.