(Adnkronos) –
La Dengue in Lombardia a oggi dovrebbe preoccupare più del Covid. A scriverlo con un post su Facebook è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova a commento dell’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità con i casi autoctoni e importati.
“Altro che Covid! Dovremmo preoccuparci di più del focolaio di Dengue in Lombardia – scrive -. Secondo gli ultimi dati sono infatti 50 i casi segnalati dall’inizio dell’anno in tutta la Lombardia, la regione con l’incidenza più alta in Italia. Solo nell’ultima settimana le segnalazioni di contagi sono aumentati di 15 unità”.
“Attualmente i casi di pazienti infettati dalla puntura di una zanzara tigre sono 165 in tutta Italia. Di questi, 146 sono relativi a pazienti che sono stati contagiati viaggiando all’estero e 19 contagiati nel nostro Paese, i cosiddetti casi autoctoni. Occorre mettere in pratica la disinfestazione dalle zanzare tigre che possono rappresentare un pericolo per i cittadini – afferma – Tutto ampiamente previsto dagli esperti, era già successo nel sud della Francia. Gli esperti andrebbero ascoltati maggiormente!”.
Da inizio anno sono stati 165, di cui 19 autoctoni. Sono i numeri dell’Istituto superiore di sanità. “Dall’inizio dell’anno sono stati notificati anche 146 casi di Dengue importati da altri Paesi”, per un totale quindi di 165 contagi fra autoctoni e importati. “La trasmissione del virus Dengue in questa stagione è sostenuta dalle condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione del suo vettore, la zanzara Aedes albopictus (zanzara tigre), ormai presente in gran parte d’Europa”, spiega l’Iss. “Nel 2023, oltre che in Italia – rimarca l’Iss – focolai di Dengue autoctona sono stati notificati in Francia. Negli anni passati focolai di questo tipo sono stati confermati in diversi Paesi europei tra cui Croazia, Francia, Spagna e Italia”.