(Adnkronos) – “L’impatto sulla qualità della vita nei pazienti dalla possibilità di avere un farmaco efficace innovativo e rimborsabile è alto. Abbiamo adesso a disposizione il baricitinib, un farmaco rimborsato per il trattamento della dermatite atopica moderata e severa che viene utilizzato in caso di fallimento di una terapia convenzionale”. Così Antonio Costanzo, direttore dell’Unità operativa di Dermatologia Humanitas (Milano), intervenendo alla conferenza stampa ‘Dermatite atopica ed alopecia areata, due patologie, un solo farmaco. Via libera alla rimborsabilità’, promossa da Eli Lilly oggi a Milano per spiegare l’importanza di avere finalmente a disposizione, per le due patologie della pelle, l’inbitore orale delle Janus chinasi (Jak), ovvero gli enzimi coinvolti nei processi immunitari e infiammatori.
“L’attività di questo farmaco è molto veloce – sottolinea Costanzo – ià dopo la prima assunzione c’è una riduzione del prurito, nelle prime 3-4 ore, che resta costante e si mantiene nel tempo, fino a quando si prende di nuovo il farmaco. Da assumersi per via orale, al dosaggio di 4 milligrammi al giorno, non solo riduce il prurito, ma permette un progressivo miglioramento dell’eczema, in particolare in quei pazienti che assieme al baricitinib continuano a utilizzare gli emollienti e le creme antinfiammatorie al bisogno”.
La dermatite atopica, ricorda lo specialista, “è una malattia infiammatoria cronica della pelle che ha due caratteristiche fondamentali: la presenza di eczema anche su aree visibili della pelle, come il viso e le mani, e il prurito. Colpisce circa l’8% degli adulti italiani, nei vari gradi di severità, e il 30% dei bambini. Questi ultimi possono sviluppare la malattia molto precocemente, per poi avere una remissione e, talvolta, avere ricadute in età adulta. Nelle sue forme moderate e severe la malattia ha un forte impatto sulla qualità della vita del paziente. Eczema e prurito sono i fattori che condizionano profondamente la qualità della vita dei pazienti. Il prurito – descrive Costanzo – è così forte, intenso e costante che può interferire anche con il sonno. La metà dei pazienti affetti da dermatite atopica moderata o severa riferisce di avere almeno 5 notti disturbate a settimana”, con pesanti ripercussioni sulle “normali attività quotidiane. Il paziente si sveglia già stanco e la maggior parte delle volte neanche si accorge di essersi grattato tutta la notte: lo capisce solo perchè trova tracce di sangue sul cuscino o sulle lenzuola”.