(Adnkronos) – Dopo un anno di navigazione si conclude il progetto Archipelago-D, il primo percorso educazionale-innovativo firmato Novo Nordisk, dedicato a 50 giovani talentuosi specialisti in diabetologia. Un progetto articolato su tre eventi residenziali di alta formazione, caratterizzati da momenti di discussione con un panel di esperti nazionali e internazionali e sessioni di phygital edugame. Il progetto conferma l’impegno dell’azienda nell’area della diabetologia – spiega una nota – nel favorire anche il dialogo e il confronto tra clinici di elevato livello e la nuova classe di diabetologi, muovendosi verso frontiere prima inesplorate, ponendo sempre al centro il paziente diabetico e la sua qualità di vita.
“Un secolo di scoperte nel campo della salute – afferma Drago Vuina, General Manager e Corporate Vice President Novo Nordisk Italy – ci ha dimostrato che il progresso è reso possibile solo guidando il cambiamento. La perseveranza e la collaborazione hanno definito il nostro passato e definiranno il nostro futuro. Mentre Novo Nordisk compie 100 anni, rinnoviamo il nostro impegno per garantire alle generazioni future una vita più sana attraverso trattamenti di nuova generazione e nuovi approcci terapeutici”.
Il diabete è in continua crescita nel mondo nonostante gli enormi progressi compiuti dalla ricerca scientifica. Archipelago-D è un percorso di navigazione ideale attraverso le Isole di Langerhans (le strutture in cui nel pancreas viene secreta l’insulina) che la società farmaceutica danese ha dedicato a 50 giovani diabetologi e che è stato messo a punto anche grazie alla consulenza scientifica di un expert panel costituito da cinque key opinion leader di fama internazionale: i professori Angelo Avogaro, Raffaella Buzzetti, Agostino Consoli, Stefano Del Prato e Francesco Giorgino. “I diabetologi di domani – ricorda Del Prato, past president dell’European Association for the Study of Diabetes (Easd) – hanno un compito fondamentale: sfidare le conoscenze attuali, innovarle superando i confini conosciuti, mantenendo viva la curiosità di esplorare nuove aree, per scrivere una nuova storia del diabete”.
Il percorso formativo di altissimo livello – sottolinea Novo Nordisk – è stato contraddistinto da oltre 40 ore di apprendimento con incontri virtuali e in face to face, 5 ore di formazione sulla piattaforma in modalità edugaming, workshop interattivi e più di 18 momenti di dibattito e confronto con opinion leader della diabetologia nazionale e internazionale. Come ha più volte rimarcato Avogaro, presidente della Società italiana di diabetologia (Sid), “Archipelago-D si è rivelato un percorso fondamentale sin dalla prima tappa, perché ha da subito posto come obiettivo quello di insegnare ai giovani diabetologi come comunicare l’importante messaggio di innovazione nel trattamento del diabete”.
Il viaggio è iniziato a Roma il 29 aprile 2022, con la prima tappa ‘Beyond barriers’ in cui i giovani talenti della diabetologia sono partiti per questa grande spedizione attraverso il mondo del diabete, con l’obiettivo di delineare un quadro esaustivo dell’attuale gestione e trattamento della malattia affrontando tematiche importanti: dalla funzionalità delle beta cellule alla gestione dei diversi fenotipi nel diabete di tipo 2, alle più recenti evidenze delle strategie terapeutiche disponibili per i pazienti. La seconda tappa, ‘Deep into excellence’, a Napoli lo scorso settembre, ha esplorato gli ultimi aggiornamenti scientifici sul diabete e sulle sue terapie, con una formazione intensiva, attraverso workshop e coach, su competenze specifiche, che hanno permesso di complementare e contribuire alla crescita professionale e personale dei partecipanti.
“Progetti come Archipelago-D sono fondamentali – commenta Buzzetti, prossima alla presidenza Sid – in quanto permettono un confronto, uno scambio di idee e di proposte, oltre che uno scambio relativo alle proprie esperienze, che siano medico-assistenziali o di ricerca, ponendo a confronto una generazione di coetanei provenienti dalle varie parti di Italia. Archipelago-D è un’iniziativa da continuare in futuro, per far sì che si mantenga questo legame tra giovani diabetologi, con le esperienze del proprio territorio: uno scambio culturale dal valore enorme”.
La navigazione è giunta quindi al termine con la tappa ‘Living the experience’ di Copenaghen, momento per ricordare il percorso compiuto e l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e le prospettive future nel trattamento del diabete.
“Una esperienza unica per i giovani diabetologi che, grazie al confronto con gli esperti, hanno fatto un tuffo nel futuro, immergendosi nella diabetologia del domani. Una esperienza che contribuirà ad allargare loro gli orizzonti come veri marinai”, commenta Giorgino, presidente della Fondazione della Società italiana di endocrinologia (Forisie) e senior vice president Easd.
“Lasciare il porto può essere complicato, ma allo stesso tempo coraggioso – sottolinea Agostino Consoli, presidente uscente della Sid, che ha contribuito alla nascita del progetto – Insieme abbiamo spiegato le vele e siamo partiti verso la navigazione delle isole: un momento di condivisione unico. Scambi interessanti, che hanno visto coinvolti giovani diabetologi provenienti da tutta Italia. Cosa molto importante è la condivisione, come quella dei risultati lavorativi dei protagonisti e compagni di viaggio, elaborati che hanno conseguito anche una pubblicazione, una ricompensa più che meritata per il loro lavoro”.