(Adnkronos) – Al via domani, giovedì 28 settembre, dalle 15 a Pozzilli in provincia di Isernia il XXXII Congresso nazionale della Società italiana di flebolinfologia (Sifl). Quest’anno la Sifl, che si caratterizza per essere una società dinamica e giovanile con un occhio attento al futuro flebolinfologico – evidenzia una nota – ha scelto l’Irccs Neuromed per ospitare i lavori organizzati insieme agli specialisti dell’Unità di Chirurgia vascolare ed endovascolare. I giovani e il territorio sono due elementi imprescindibili per garantire alla società un futuro longevo e moderno.
“La Sifl – commenta Enrico Cappello, responsabile Chirurgia endovascolare – ha sempre dato ampio risalto alle nuove tecniche conservative e demolitive della grande safena che negli ultimi anni hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione nel contesto terapeutico. Le patologie trombotiche verranno sviscerate con il ricorso a personalità di rilievo in ambito nazionale e internazionale. L’uso dei nuovi anticoagulanti sta prendendo sempre più spazio e le indicazioni di efficacia e di sicurezza ne sono la prova. La gestione delle ulcere croniche degli arti inferiori ha assunto un ruolo fondamentale nel trattamento, con tecniche biologiche sempre più avanzate. Ogni ulcera ha bisogno di un approccio diverso, come la medicina personalizzata impone”.
“Riunirci in un contesto scientifico, quale quello di un Irccs – sottolinea Francesco Pompeo, direttore Afo Chirurgia vascolare ed endovascolare – dona ancor di più un’attitudine formativa a questo corso, così come di prefigge la Sifl. La flebolinfologia ha bisogno di standardizzare le proprie tecniche, avvicinandosi ad un mondo ideale in cui il flebologo si distacca da una terapia personalizzata e si avvicina al rigore metodologico di scelta della terapia appropriata. Riunirsi in un congresso nazionale significa mettere in discussione le proprie convinzioni per ampliare gli orizzonti”. Il programma di questa edizione del è molto ampio, riporta la nota. Si focalizza soprattutto sulle problematiche di patologie flebolinfatiche, con un’appendice finale alle problematiche delle stenosi carotidee. Accanto alle discussioni cliniche e scientifiche, il programma prevede momenti importanti di confronto quali quelli legati all’intesa per una Scuola italiana di flebolinfologia.