(Adnkronos) – Ha riaperto una settimana fa, a Roma, con un nuovo progetto di assistenza ad ampio raggio dedicato alle donne, Palazzo Baleani, storica sede di un noto centro senologico per anni ha rappresentato nella Capitale un punto di riferimento – con la sua peculiarità di una prevenzione oncologica gratuita e senza prenotazione – e per questo ribattezzato ‘il Pronto soccorso oncologico’ al femminile. Il centro prima della chiusura e della nuova organizzazione, nel 2019 ero stato oggetto di una mobilitazione di politici e cittadini per la sua sopravvivenza.
A Palazzo Baleani oggi ha sede il Centro per la salute e il benessere della donna’ promosso dalla Sapienza e dal Policlinico universitario Umberto I, di concerto con la fondazione Atena Onlus, con la collaborazione anche della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt). Attivo dal 18 settembre però il centro è stato ieri protagonista di un ‘giallo’ social: l’appello del 2019 contro la chiusura è stato ampiamente diffuso, come se fosse attuale, tanto da costringere il Policlinico romano a ricordare che la struttura è aperta e che la notizia in circolazione era una bufala. Una fake news che ha avuto una grande diffusione e di cui ‘regia’ e obiettivi non sono al momento noti.
Il Centro oggi offre servizi alle donne, prenotabili attraverso il ReCup regionale, legati al benessere psicologico e alla salute mentale, al benessere nutrizionale e della pelle, all’area ginecologica per la gestione della gravidanza e della menopausa e alle malattie rare. Non c’è invece il centro senologico specifico .
Il centro – spiegano dal Policlinico Umberto I – ha un approccio assistenziale diverso da quello consueto. “Nei sistemi sanitari attuali, infatti, di solito i bilanci di salute per le donne riguardano solo il periodo della gravidanza. Palazzo Baleani, invece, “con una modalità ‘proattiva’, si propone di elaborare, in via sperimentale, un modello che intercetta e prende in carico i bisogni della donna di ogni età per offrirle una valutazione della propria salute a 360 gradi in qualsiasi fase della vita”. In questo modo si guarda “in modo sistemico ad aspetti organici, mentali ed emotivi”.
Nella struttura appena riaperta, dal 19 settembre ad oggi – informano dell’ospedale romano – sono state effettuate 95 prestazioni con richieste per visite specialistiche di bilancio di salute. Le richieste più numerose hanno riguardato la prima visita cardiologia con Ecg, visita dietologica di nutrizione clinica, visita per immunologia, visita ginecologica”. Al centro lavorano medici e infermieri del Policlinico Umberto 1, mentre per la parte oncologica il personale è quello dell’Ifo.