(Adnkronos) – Entrare in una nuova era della sanità italiana, dove prossimità e prevenzione siano valori primari, grazie anche alla farmacia dei servizi come casa della salute più vicina al cittadino, è possibile. E il terreno della vaccinazione, in particolare riferita alla popolazione adulta, può essere il primo obiettivo concretamente raggiungibile nella collaborazione tra i diversi attori. E’ quanto emerso dal Dialogue Meeting ‘Farmacia dei servizi, primo presidio sanitario di prossimità-Il consolidamento strutturale del ruolo del farmacista: dal counseling alla vaccinazione’, promosso oggi a Roma dalla rivista di politica sanitaria ‘Italian Health Policy Brief’ (Ihpb) in collaborazione con Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) e Federfarma. Un evento a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, dei cittadini e dei più autorevoli osservatori del sistema salute.
“Vorrei che nel futuro non si parlasse più di farmacia dei servizi – afferma Andrea Mandelli, presidente Fofi – ma si parlasse di ‘nuova farmacia’, quella in cui il cittadino sa di poter trovare una risposta a quei problemi e bisogni che abbiamo dato prova di poter affrontare e risolvere soprattutto nei 3 anni del periodo pandemico, quando il farmacista è stato il professionista più vicino, raggiungibile e quotidianamente presente”. Infatti hanno garantito “l’importante attività di screening – puntualizza Andrea Cicconetti, presidente Federfarma Roma – che ha permesso a tutti di condurre una vita ‘quasi normale’ e poi di potersi vaccinare comodamente sotto casa e, in ultimo di usufruire, di terapie di farmaci complessi o di tutte quelle prestazioni Ecg, holter, analisi di prima istanza, che normalmente richiedono spostamenti che non erano facilmente possibili”.
Durante l’evento romano è emersa una fotografia aggiornata, e “notevolmente cambiata”, del mondo delle farmacie sul territorio. Oggi “la farmacia di comunità – spiega Maria Diana Naturale, Altems, Osservatorio Farmacia – è un hub multifunzionale presidiato da un professionista altamente qualificato che svolge un ruolo importante per il servizio sanitario nella costante promozione della salute”. In questo scenario Stefania Fregosi, Researcher Ipsos, ha presentato i dati più significativi dello studio sull’evoluzione del ruolo dei farmacisti nel percepito dei cittadini: “Quasi l’80% dei cittadini ha molta fiducia dell’operato dei farmacisti”. Il farmacista “per i cittadini è sempre più una figura di riferimento in area salute, sempre a loro disposizione, e la loro opinione è anche migliorata dopo la pandemia (come affermato dal 48% degli intervistati). La farmacia oggi è diventata un importante presidio di assistenza sanitaria sul territorio, svolgendo sempre più un ruolo di pubblica utilità che le viene riconosciuto da oltre l’80% dei cittadini”.
“Assistenza domiciliare, prevenzione, co-produzione dei servizi, ascolto e partecipazione dei cittadini, telemedicina, attenzione ai malati cronici, medicina di prossimità, continuità terapeutica e aderenza – elenca Teresa Petrangolini, direttore Patient Advocacy Lab, Altems – sono tutte parole d’ordine indicate nel Dm77 sullo sviluppo del territorio in attuazione degli investimenti del Pnrr. La partecipazione allora diventa un must, sia che si tratti di soggetti di advocacy e del Terzo settore, sia di attori nella comunità come le farmacie convenzionate. Un’alleanza tra questi due soggetti, per avere servizi più vicini e più attenti alle esigenze delle persone, è quanto più necessaria”.
La farmacia in un nuovo regime significa uguaglianza e omogeneità dei diritti e dei servizi sul territorio. E “personalmente auspico, e in tal senso mi impegnerò politicamente – dichiara Simona Loizzo, deputato e presidente Intergruppo parlamentare Sanità digitale – che nel corso di questa legislatura vengano poste le basi affinché questo processo di trasformazione possa avvenire in modo virtuoso”. Grazie anche al “coinvolgimento, su base regionale, delle reti di farmacie”, secondo Carlo Signorelli, presidente del Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni, questo presidio di salute potrebbe “in futuro contribuire sempre più al raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale, soprattutto in quelle fasce di popolazione e per quei vaccini dove le coperture non sono ottimali o in calo”. Anche per Silvestro Scotti, segretario nazionale medici di famiglia Fimmg, “l’integrazione tra professionisti, in particolare tra medici di medicina generale e farmacisti, deve realizzarsi con modelli che favoriscono dialogo e collaborazione comune su cui raggiungere gli obiettivi sfidanti di una nuova assistenza territoriale”.
A tale proposito Marco Cossolo, presidente di Federfarma, propone di “ampliare l’offerta dei vaccini somministrabili in farmacia includendo, ad esempio, Hpv, Herpes zoster e anti-pneumococco, al fine di raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale entro 3 anni”. Un esempio di “nuovo presidio” è offerto dall’ambito cardiovascolare. “Abbiamo bisogno – conclude Pasquale Perrone Filardi, presidente Società italiana cardiologia (Sic) – di ampliare il network vaccinale proprio tenendo conto della popolazione con rischio o con patologie cardiovascolari. Dunque una alleanza tra cardiologi, e in generale tra medici e farmacisti, è essenziale alla luce degli scenari epidemiologici in crescita presenti e futuri delle malattie cardiovascolari e del ruolo del territorio, fuori dall’ospedale, nella erogazione dei servizi sanitari di prevenzione”.
“La farmacia dei servizi è uno strumento integrativo alle strategie di prossimità e accessibilità nel quadro delle cure primarie e di sostegno alla deospedalizzazione della sanità. Il ruolo del farmacista sta evolvendo verso nuove attività ancora più estese e di natura strutturale, diventando sempre più fondamentale presidio di prossimità per le vaccinazioni, i test diagnostici, attività di screening, dispensazione di nuovi e sempre più complessi farmaci. Tutte potenzialità enormi, che necessitano di percorsi normativi adeguati affinché vengano messe in campo in modo estensivo in tutta Italia. Ben vengano, quindi, iniziative come quella organizzate da Fofi a sostegno di questo importante presidio di prossimità per il cittadino”.
Lo ha detto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, intervenendo questa mattina al Dialogue Meeting ‘Farmacia dei servizi, primo presidio sanitario di prossimità-Il consolidamento strutturale del ruolo del farmacista: dal counseling alla vaccinazione’, promosso a Roma presso il Nobile Collegio chimico farmaceutico dalla rivista di politica sanitaria ‘Italian Health Policy Brief’ (Ihpb) in collaborazione con la Federazione Ordini dei farmacisti (Fofi) e Federfarma. All’eevento hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, dei cittadini e dei più autorevoli osservatori del sistema salute.