(Adnkronos) – Si celebra oggi, 28 luglio, la Giornata mondiale dell’epatite: un’infezione silenziosa causata da diversi tipi di virus, dall’A all’E, di cui il B e il C sono i più rilevanti e provocano quasi 8mila nuovi contagi al giorno a livello globale, in gran parte non diagnosticati. Ogni anno nel mondo si contano oltre un milione di decessi legati alle epatiti, molti dei quali evitabili considerando che per l’epatite B esistono vaccini e trattamenti efficaci e per la C è disponibile una cura. E’ il bilancio evidenziato dal ministero della Salute, che rilancia online lo slogan ‘One life, one liver’ (Una vita, un fegato), scelto quest’anno dall’Organizzazione mondiale della sanità per il World Hepatitis Day. “Un monito che ci ricorda che la salute del fegato è fondamentale per la salute umana”, sottolinea il dicastero.
“Questo prezioso organo – spiega – ogni giorno svolge silenziosamente più di 500 funzioni indispensabili per vivere”. Ma “anche le epatiti virali agiscono in silenzio, con sintomi che compaiono solo quando la malattia è in fase avanzata”. Per questo “nella lotta alle epatiti svolge un ruolo fondamentale la diagnosi precoce. Diagnosticare l’infezione nelle persone inconsapevoli di essere contagiate consente di evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata e permette di interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni. Per poter rilevare la presenza del virus dell’epatite basta un semplice test”.
La Giornata mondiale dell’epatite è stata calendarizzata dall’Oms nel giorno della nascita di Baruch Blumberg (28 luglio 1925), il biochimico statunitense insignito del Premio Nobel per la Medicina per avere scoperto nel 1967 il virus dell’epatite B e sviluppato il primo vaccino. “La ricorrenza rappresenta un’occasione per accendere i riflettori su questa infezione – rimarca il ministero – e richiamare l’urgenza degli sforzi necessari per eliminare l’epatite come minaccia per la salute pubblica entro il 2030, obiettivo a cui hanno aderito nel 2016 i vari Paesi del mondo”.