(Adnkronos) – Giovani e giovanissimi favorevoli alla chirurgia estetica. Lo è il 54% degli italiani tra i 15 e 26. I ragazzi giudicano infatti la decisione di una donna di rifarsi il seno soprattutto come una scelta di ‘libertà’ – per il 64% dei 15-26enni contro il 53% dei 27-42enni, il 51% dei 43-58enni e il 35% dei boomer – intrapresa ‘’per piacere di più a se stessa’ per il 63% di giovani e giovanissimi. Sono alcuni risultati del sondaggio, statisticamente rappresentativo della popolazione, dedicato all’opinione sull’aspetto femminile, condotto da Yoodata/Polytech Italia e presentato oggi in un webinar.
L’indagine disegna la Gen Z, dai 15 ai 26 anni di età, come la più fragile rispetto alla percezione del proprio corpo tanto che, come dichiara il 48% delle ragazze tra i 15 e i 26 anni: “alle volte sono così insicura del mio aspetto che non vorrei uscire di casa”. Ma si tratta anche della generazione che sdogana la chirurgia estetica alla pari di un tatuaggio (per il 50% di 15-26enni la chirurgia estetica ispira approvazione/serenità, a fronte del 37% dei Millennial, del 27% della Gen X e del 20% dei boomer).
I boomer, dai 59 ai 70 anni di età, rivelano una ‘doppia morale’: sono i meno favorevoli alla chirurgia estetica (il 75% non è favorevole, contro il 60% dei 43-58enni e il 53% dei 27-42enni) e anche i più critici nel giudicare una donna che, ad esempio, si rifà il seno appellandola come ‘superficiale’ (secondo il 57% dei 59-70enni, il 51% dei 43-58enni, il 50% dei 27-42enni e il 34% dei ragazzi dai 15 ai 26 anni) e ‘che vuole mettersi in mostra’ (per il 44% dei boomer, contro il 37% dei 43-58enni, il 23 % dei 27-42enni e il 17% dei 15-26enni), salvo poi dichiarare di poter decidere in piena libertà se modificare il proprio corpo (così la pensa l’83% delle boomer stesse).