(Adnkronos) – “Il rapporto Sentieri individua alcune criticità tra i bambini che risiedono nei siti contaminati italiani. Abbiamo preso in esame 46 siti e lo studio ha analizzato il profilo di salute, mortalità, ospedalizzazione e del rischio di malformazioni congenite nelle popolazioni che risiedono in queste aree. In questi luoghi inquinati, il documento evidenzia, nell’ultimo anno, un aumento del 20% di patologie per le prime fasi di vita, ma anche un amento di malformazioni congenite in sette dei 21 siti che sono coperti dal registro. Dati che trovano conferme anche nelle classi di età più avanzate”. Così Ivano Iavarone, membro del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto superiore di sanità, commenta i dati della ‘VI edizione del rapporto Sentieri’ dell’Iss, a margine del terzo convegno nazionale ‘Curare è prendersi cura’ organizzato dall’Ail (Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma) dal titolo ‘Impatto ambientale e rischio sanitario’, che si è svolto oggi a Roma.
“Sottolineiamo – aggiunge l’esperto – un aumento del 3,5% di bambini ricoverati per cause naturali in età 0-19 anni e di circa il 4% dei ricoverati tra i giovani per malattie respiratorie. Pensiamo che questi casi meritino un approfondimento analitico perché i bambini sono maggiormente vulnerabili all’effetto dell’inquinamento ambientale”, ha concluso Iavarone.