(Adnkronos) – Non ha perso il vizio del fumo il 20,5% degli italiani con più di 15 anni: ben 10,5 milioni di fumatori, il 25,1% degli uomini e il 16,3% delle donne. Sono in calo rispetto al passato, ma aumenta il numero di sigarette aspirate. Non solo. I fumatori diventano policonsumatori e l’allarme riguarda soprattutto gli adolescenti: più di un terzo degli studenti tra 14 e 17enni che assumono nicotina, utilizza uno dei prodotti disponibili sul mercato, e una quota consistente li usa tutti. Questa la fotografia scattata dal Rapporto nazionale sul tabagismo dell’Istituto superiore i sanità, diffuso alla vigilia della Giornata mondiale senza tabacco di domani, promossa dall’Oms.
In media si fumano 12,2 sigarette al giorno e un quarto dei fumatori supera le 20. Si fuma di più al Sud (29,7% uomini e 18,9% donne) rispetto al centro (23,0% uomini e 12,5% donne) e l’età media dei fumatori è 46,7 anni. In generale, l’81,1% consuma sigarette confezionate, l’11,2% sigarette fatte a mano, il 14% prodotti a tabacco riscaldato e il 5% e-cig.
A preoccupare è soprattutto il consumo negli adolescenti (indagine Iss-Explora). Il 36,6% degli studenti nella fascia 14-17 anni e il 9,6% tra 11 e 13 consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato (almeno una volta nel mese precedente la survey). Contrariamente agli adulti, tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze. Tra i 14-17enni che fumano tabacco o nicotina, il 38,7% è un ‘policonsumatore’, utilizza cioè più di un prodotto, mentre il resto del campione si divide quasi equamente tra consumatori esclusivi di sigarette tradizionali e di sigarette elettroniche. Gli adolescenti che consumano tabacco o prodotti contenenti nicotina hanno anche una maggiore propensione all’assunzione di alcol e altre sostanze, e hanno maggiori fragilità a livello emotivo e nei rapporti con scuola e famiglia.
Nella fascia 14-17 anni l’80,3% di chi consuma tabacco o nicotina ha assunto alcol nell’ultimo mese, contro il 37,5% di chi non ne fa uso. Nei consumatori è molto più alta anche la percentuale di chi ha dichiarato di aver assunto cannabis o sostanze psicoattive o di aver preso ansiolitici nell’ultimo mese. Il 68,3% di chi consuma tabacco o nicotina dichiara una cattiva qualità del sonno rispetto al 48,4% di chi non ne fa uso. Più alta è anche la percentuale di chi ha difficoltà a parlare con i genitori, di chi ha peggiori prestazioni scolastiche (bocciato o con un rendimento scolastico più basso della media della classe) e di chi ha un uso problematico dei social.
“E’ necessario monitorare tutti i prodotti in commercio contenenti tabacco e/o nicotina – sottolinea Simona Pichini, che dirige il Centro nazionale Dipendenze e doping dell’Iss – Questo perché si tratta di dispositivi che creano dipendenza in persone molto giovani, che non dovrebbero né utilizzarli né comprarli, e che espongono i ragazzi a sostanze nuove e in quantità che non sono controllabili”.
“Alla luce dei risultati delle indagini condotte sui giovani, sono preoccupanti i dati sui consumi dei nuovi prodotti – spiega Luisa Mastrobattista, ricercatore del Centro nazionale Dipendenze e doping dell’Iss – in quanto tra coloro che consumano almeno un prodotto contenente tabacco o nicotina, l’83,6% degli 11-13enni e il 59,8% dei 14-17enni usa la sigaretta elettronica e il 9,9% degli 11-13enni e il 33,2% dei 14-17enni consuma tabacco riscaldato”. “E’ importante – commenta il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – potersi avvalere delle ultime evidenze scientifiche disponibili per poter orientare le scelte dei cittadini”.