(Adnkronos) – “Vai dal medico? No, lo seguo su ‘TikTok?”, potrebbe essere questa in un prossimo futuro la nuova frontiera del rapporto tra medico e paziente visto che proprio i dottori, insieme agli infermieri, sono tra le professioni più seguite su TikTok, il social più amato dai giovanissimi per la sua estrema semplicità e immediatezza nel comunicare con i video. L’ultima indagine è di Registered Nursing che ha elaborato una classifica, che vede al primo posto i medici, al secondo gli insegnati, al terzo gli infermieri, al quarto gli chef e poi i dentisti, i piloti, i chiropratici.
Cosa chiedono i ragazzi che passano ore e ore sul social, che si stima 18 milioni di italiani usino? C’è un po’ di tutto, dalle informazioni di base a richieste per veri e propri consulti. Chiara Di Pietro (@unaginecologaperami), ha 560mila ‘follower’, e i suoi contenuti si occupano di salute femminile a 360 gradi; anche Giuseppre Lupica (@peppe893) supera i 330mila ‘follower’ e, ad esempio, in uno degli ultimi video parla di fibromi rispondendo al messaggio di una utente. Altro medico seguito è Claudio Oliveri (@doc.claudio), che ha oltre 400mila ‘follower’.
Da un mese è su TikTok il chirurgo urologo-andrologo Gabriele Antonini, specializzato in protesi peniene. “L’effetto che ho visto è mostruoso – racconta – ho totalizzato 4 mln di visualizzazioni”, perché le persone “non conoscono queste protesi al pene. Io spiego il loro funzionamento e le faccio vedere, rompo un tabù”. Antonini racconta che “in Italia il 90% dei pazienti che hanno subito una prostatectomia post tumore, ha un problema di erezione e una vita sessuale compromessa – spiega Antonini – L’errore che viene fatto è che non si parla a queste persone, l’urologo-oncologo è focalizzato sulla malattia e non pensa alla qualità della vita sessuale dopo l’intervento”.
Secondo il chirurgo romano, che solo nel 2023 ha già impiantato oltre 100 protesi, “TikTok è un mezzo per spiegare alle persone che c’è una alternativa al loro problema, è chiaro che c’è anche molta ignoranza sui social e quindi nei commenti ai video c’è chi scherza o fa battute. Ma molti mi scrivono e chiedono informazioni. Si spendono milioni di euro per terapie farmacologiche inutili per chi ha questa tipologia di problemi e non c’è nessuno che aiuti i pazienti. Io ci provo – continua – con i social e cerco anche di contrastare il turismo sanitario: c’è chi va in Turchia, dove i prezzi per questo tipo di intervento sono più bassi, ma viene rovinato da mani inesperte. I miei ex pazienti sono diventati dei testimonial delle protesi al pene, vogliono contribuire – conclude – alla divulgazione della procedura che gli ha cambiato la vita”.
Su TikTok spopolano anche infermieri. “Dal 2020 abbiamo iniziato una collaborazione con TikTok con una raccolta fondi #NoiConGliInfemieri a favore di tutti i colleghi colpiti dal Covid. Oggi diamo la parola agli infermieri e mettiamo sul nostro canale TikTok quelli ‘bollinati’ dal nostro comitato scientifico che ha validato i contenuti. Soprattutto, vogliamo che chi si vuole avvicinare alla professione non venga spaventato da ciò che si sente sui media, dalle aggressioni, dalla questione delle carenze fino agli stipendi. Poi dobbiamo anche convincere i genitori perché alla fine sono loro che spesso dissuadono i figli ad intraprendere il corso di laurea”. Così all’Adnkronos Salute Silvestro Giannantonio, responsabile della Comunicazione della Fnopi, la Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche (Fnopi).
Dopo la collaborazione con TikTok, “abbiamo in seguito visto che ci sono tanti infermieri sul social e abbiamo contattato 7-8 colleghi che sono molto seguiti, li abbiamo avvicinati per proporre una collaborazione sul nostro profilo e per dare un contributo con un video, c’è ad esempio una infermiera pediatrica molto seguita che spiega alle mamme come prendersi cura del piccolo. Oggi – aggiunge – sul nostro canale TitTok, abbiamo video rivolti ai cittadini e poi anche per ragazzi che studiano Scienze infermieristiche, cerchiamo di aiutarli a capire come sarà la professione, la vita quotidiana dell’infermiere, oppure si danno consigli per studiare al meglio in vista degli esami. Poi come ente pubblico segnaliamo a TikTok i video offensivi, quelli con fake news ad esempio o contenuti inappropriati, che riguardano la professione”.
Il prossimo step della Fnopi per raggiungere un pubblico sempre più ampio è quello del BookTok, i libri più ‘chiacchierati’ sul social. “Ci sono tantissimi infermieri che scrivono, dai romanzi ai racconti. Sarebbe bello creare contenuti su questo tema – chiosa – e coinvolgere tanti colleghi”.