(Adnkronos) – “Dei 3 milioni di italiani con diabete, circa il 30% (900mila) convive con la retinopatia diabetica. Di questi, l’8% ha la maculopatia, quindi è cieco o rischia di diventarlo a causa della malattia. Sono colpiti soprattutto soggetti adulti in età lavorativa, a differenza della degenerazione maculare legata all’età, appannaggio della popolazione anziana. Fondamentale intervenire precocemente. Oggi l’intelligenza artificiale consente in maniera automatica la rapidissima definizione della presenza e della tipologia di edema maculare”. Così all’Adnkronos Salute Edoardo Midena, della Società italiana della retina (Sir) e direttore della Clinica oculistica dell’università degli Studi di Padova, in occasione del 2° Congresso nazionale della Siso – Società italiana di scienze oftalmologiche, al via oggi e fino al 20 maggio all’Ergife di Roma.
“L’edema maculare diabetico è una delle forme più frequenti ed invalidanti nell’ambito della retinopatia diabetica – spiega Midena – che da sola rappresenta un’importante complicanza cronica del diabete e colpisce la macula, ovvero la parte centrale della retina indispensabile per la visione. Ecco perché è una causa di cecità”. Tra i sintomi, la perdita di capacità visiva è il più importante. “La causa è l’accumulo di liquidi patologici nella regione centrale della retina, la macula”, rimarca l’esperto, secondo il quale i trattamenti “devono essere tempestivi per offrire risultati significativi e prevenire la cecità. I trattamenti consistono nell’iniezione intraoculare (intravitreale) di sostanze farmacologiche in grado di fare riassorbire i fluidi patologici”.
E’ “fondamentale diagnosticare precocemente l’edema maculare diabetico – sottolinea Midena – e caratterizzarlo al fine della scelta della migliore e più adeguata e personalizzata terapia farmacologica. In nostro aiuto c’è l’intelligenza artificiale applicata alla principale tecnica diagnostica (denominata Oct) che consente in maniera automatica la rapidissima definizione della presenza e della tipologia di edema maculare e, successivamente, una obiettiva quantificazione del miglioramento dopo trattamento e delle eventuali recidive”. Non solo cura. “Anche la prevenzione è sempre molto importante – conclude Midena – e consiste nel documentare precocemente, prima che l’edema sia sintomatico, lo stato della macula. Per tale motivo è essenziale lo screening della popolazione diabetica, anche in questo caso con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale, che possono essere addirittura completamente automatici”.