(Adnkronos) – Il virologo tedesco Harald zur Hausen, Premio Nobel per la Medicina 2008 “per avere scoperto il virus del papilloma umano come agente eziologico del carcinoma del collo dell’utero”, è morto domenica 28 maggio a Heidelberg all’età di 87 anni. Zur Hausen è stato il direttore dell’Istituto di virologia dell’Università di Friburgo e dal 1983 al 2003 direttore scientifico e presidente del Centro tedesco per la ricerca sul cancro di Heidelberg, che ha annunciato la sua scomparsa. Il virologo si è dedicato in particolare allo studio dei legami tra le infezioni virali e lo sviluppo di specifici tipi di tumore. A partire dai primi anni Settanta ha focalizzato la sua ricerca sul ruolo dei virus nell’insorgenza del tumore della cervice uterina, giungendo con la sua équipe di lavoro a isolare alcuni tipi di Papillomavirus umano (Hpv, Human Papilloma Virus) come agenti eziologici del carcinoma della cervice.
La scoperta di Harald zur Hausen, insieme alle sue successive ricerche sull’immunogenicità dell’Hpv, ha aperto la strada allo sviluppo (2006) di un vaccino contro il papillomavirus, la cui trasmissione avviene per via prevalentemente sessuale. Già insignito di numerosi premi nazionali e internazionali, ha ricevuto nel 2008 il Premio Nobel per la fisiologia o la medicina per aver individuato il ruolo dell’Hpv (Human Papilloma Virus) nell’insorgenza del tumore alla cervice uterina. Il virologo tedesco ha condiviso il Nobel con Luc Montagnier e Françoise Barré-Sinouss, che sono stati però premiati per la scoperta del virus Hiv.
Nato a Gelsenkirchen (Germania) l’11 marzo 1936, Harald zur Hausen Ha studiato Medicina presso le Università di Bonn, Amburgo e Düsseldorf conseguendo il master nel 1960. Dopo il tirocinio ha lavorato come ricercatore all’Istituto di Microbiologia di Düsseldorf, quindi nei laboratori di virologia del Children’s Hospital di Filadelfia, dove è stato successivamente nominato professore aggiunto. Nel 1972 è stato nominato direttore e professore di virologia all’Università di Erlangen-Norimberga. Nel 1977 si era trasferito all’Università di Friburgo e nel 1983 fu nominato direttore scientifico del Centro tedesco per la ricerca sul cancro di Heidelberg, incarico che ha mantenuto per vent’anni. Ha ricoperto diversi incarichi speciali, tra cui quello di presidente dell’Organizzazione dei Centri di ricerca europei sul cancro tra il 1993 e il 1996.
Harald zur Hausen ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Robert-Koch-Price, il Charles S. Mott Price della General Motors Cancer Research Foundaton, il Federation of the European Cancer Societies Clinical Research Award, il Prince Mahidol Award a Bangkok, il Raymond Bourgine Award a Parigi, il Coley-Award a New York, il Life Science Achievement Award dell’American Association per la ricerca sul cancro a San Diego. Gli sono stati assegnati 12 dottorati onorari. È membro eletto presso diverse Accademie (Leopoldina, Heidelberg Academy of Sciences, Polish Academy of Sciences, Venezuela National Academy of Medicine, American Philosophical Society, Institute of Medicine of the National Academy of Sciences – Usa, National Academy of Sciences, sempre negli Usa) ed è inoltre diventato membro onorario di molte società biomedico-scientifiche.
Dal 2000 al 2009 zur Hausen è stato caporedattore dell'”International Journal of Cancer” e in quel periodo è stato componente del Consiglio di amministrazione dell’Unione internazionale contro il cancro. Dal 2003 al 2010 è stato vice presidente della German National Academy for Natural Sciences and Medicine Leopoldina a Halle. Il lavoro di ricerca di Harald zur Hausen si è da sempre incentrato sulle cause virali del cancro. Nella prima parte della sua carriera scientifica si è interessato del ruolo del virus Epstein-Barr nei linfomi di Burkitt ed in altri tumori. Nel 1976 la sua importante scoperta: dopo anni di ricerche riesce a dimostrare il ruolo dello Human papilloma Virus (Hpv) nell’eziologia del tumore della cervice uterina, il secondo tumore più comune nella popolazione femminile mondiale.
I risultati delle ricerche condotte dal professor zur Hausen, accolte inizialmente con un certo scetticismo, hanno contribuito allo sviluppo di test diagnostici utilizzabili per lo screening del tumore del collo dell’utero e, più recentemente, di un vaccino preventivo contro l’Hpv. Le applicazioni cliniche di tali scoperte sono particolarmente rilevanti in termini di salute pubblica, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove il cancro del collo dell’utero è la principale causa di morte per tumore nelle donne.