(Adnkronos) – “La campagna antinfluenzale per gli anziani fragili è partita con il piede giusto in 16 Regioni, tra fine settembre e metà ottobre. Alla Toscana, Lombardia e Liguria man mano si sono aggiunte Campania, Lazio, P.A. Bolzano, P.A. Trento e Puglia. Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Sicilia, Umbria e Veneto. Tuttavia, occorre fare di più e meglio. Le altre Regioni che mancano all’appello ora spingano su acceleratore”. Così all’Adnkronos Salute Sabrina Nardi, consigliera Salutequità, in occasione dell’incontro “Prevenzione sfida per l’equità nelle Regioni – Vaccinazioni nell’anziano e screening organizzati: valore, risorse e accessibilità” promosso a Roma da Salutequità con il contributo non condizionato di Sanofi.
“Dobbiamo fare tanto, dobbiamo fare bene e dobbiamo farlo con l’impegno di tutti, dai medici di famiglia ai dipartimenti di prevenzione, agli infermieri, agli specialisti – rimarca Nardi – Informiamo correttamente le persone e facciamo uno scatto verso questo obiettivo da raggiungere. La prevenzione è sicuramente un grande ingrediente per il Ssn, per la sua sostenibilità, così come è importante per la salute delle persone”. Sulla prevenzione “abbiamo bisogno di un cambio di passo importante – insiste Nardi – Nel 2021 quattro Regioni non hanno garantito i Lea della prevenzione e 16 hanno peggiorato le performance dal 2019 al 2021 e le cose non sono andate meglio nel 2022. A causa della pandemia sono saltati tanti screening oncologici che abbiamo recuperato a macchia di leopardo sul territorio. Siamo andati a velocità diverse. Abbiamo recuperato il 91 per cento delle prestazioni al Nord, il 27% al Centro e il 46% al Sud”.
Sul fronte vaccini, “per l’anti-influenzale abbiamo vaccinato poco più di un anziano su due nel 2022-23. Per questo motivo il cambio di passo che auspichiamo è necessario – conclude – così come è necessario monitorare i Lea (non abbiamo un indicatore core per le vaccinazioni nell’anziano) così come è importante aggiornare gli stessi Livelli essenziali di assistenza. Obiettivi, rendere il calendario vaccinale sempre al passo coi tempi, estendere i programmi di screening oncologici per tutte le donne con le stesse modalità sul territorio nazionale. È una partita che non possiamo perdere, è una sfida che va raccolta e bisogna agire per garantire prevenzione”.