(Adnkronos) –
Il premio Nobel per la Medicina 2023 va a Katalin Karikó e Drew Weissman per le scoperte che hanno “portato all’approvazione di due vaccini Covid-19 basati su mRna di grande successo alla fine del 2020. I vaccini hanno salvato milioni di vite e prevenuto malattie gravi in molte altre persone”. L’annuncio è stato dato come da tradizione al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, e trasmesso in diretta via Internet e social network.
Il Nobel per la Medicina 2023 va di fatto ai vaccini anti-Covid che, scrive l’Assemblea del Nobel al Karolinska Institutet, “hanno salvato milioni di vite e prevenuto malattie gravi, consentendo alle società di aprirsi e tornare a condizioni normali” di esistenza. “Attraverso le loro scoperte fondamentali sull’importanza delle modifiche di base nell’mRna, i premi Nobel di quest’anno hanno contribuito in modo cruciale a questo sviluppo trasformativo durante una delle più grandi crisi sanitarie del nostro tempo”. E’ per questo che si è scelto di assegnare il premio “congiuntamente” a quelli che possono essere considerati i ‘genitori’ dei vaccini a mRna, Katalin Karikó e Drew Weissman, con questa motivazione ufficiale: “Per le loro scoperte riguardanti le modifiche delle basi nucleosidiche che hanno consentito lo sviluppo di efficaci vaccini a mRna contro Covid”.
Scoperte, evidenziano gli esperti dell’assemblea del Nobel nella nota ufficiale, che “sono state fondamentali per lo sviluppo dei vaccini a mRna durante la pandemia scoppiata all’inizio del 2020”. E “rivoluzionarie”, perché “hanno cambiato radicalmente la nostra comprensione di come l’mRna interagisce con il nostro sistema immunitario”. Così i vincitori del Nobel per la medicina 2023 “hanno contribuito al ritmo senza precedenti di sviluppo di vaccini durante una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni”.
Premio per la Fisiologia o la Medicina è il nome ufficiale del riconoscimento, assegnato in apertura della settimana dei Nobel. Il valore sale quest’anno a 11 milioni di corone svedesi (era di 10 mln negli ultimi anni), al cambio odierno circa 950mila euro, la più alta finora concessa.
Una cifra lontana da quella corrisposta per la prima volta nel 1901, quando a ciascuna categoria di studiosi che si erano distinti per l’eccellenza dei loro lavori andavano 150.782 corone, pari a 12.600 euro al cambio attuale. L’assegno viene aggiornato ogni anno e non sempre al rialzo. Nel 2012, ad esempio, si passò da 10 a 8 milioni di corone, in concomitanza con l’avvio di una riforma con cui la Fondazione Nobel voleva risanare i propri conti. Ai 10 milioni di corone si è tornati solo nel 2020.
L’elenco dei vincitori dell’edizione 2023 inizierà a essere reso noto il 2 ottobre, mentre la cerimonia si svolgerà a dicembre. Quest’anno i preparativi per gli eventi ufficiali sono stati circondati da polemiche per la possibile partecipazione di tutti gli ambasciatori in Svezia, senza eccezione. Un’iniziale potenziale apertura ai rappresentanti di Russia e Bielorussia seguita dalla marcia indietro degli organizzatori a seguito delle critiche.