(Adnkronos) – Con l’arrivo del gran caldo, a lungo atteso quest’estate, tornano per tantissimi le notti in bianco. E’ notorio, infatti, che calore e sonno non vadano d’accordo perché per addormentarsi e riposare bene il corpo ha bisogno di raffreddarsi, abbassando la temperatura di almeno mezzo grado rispetto a quella del giorno. Gli esperti ricordano che la temperatura ideale per una camera da letto è di 17°C e consigliano alcuni semplici accorgimenti per aiutare a dormire meglio: dalla doccia fresca prima di coricarsi alle lenzuola da scegliere, fino a tenere spenti Tv, computer e tablet, per citarne solo alcuni.
Dunque i disturbi sono legati alla termoregolazione, ad un abbassamento della temperatura corporea, difficile da raggiungere quando fa molto caldo anche di notte. Il calore influisce anche sulla qualità del sonno a causa dei suoi effetti vasodilatatori: dilata i vasi, ostacolando la circolazione sanguigna. Al contrario – ricorda il sito Top Santé – il freddo rallenta la circolazione sanguigna grazie ai suoi poteri vasocostrittori, che facilitano l’addormentamento e il recupero.
Ecco dunque alcuni consigli: ventilare al momento giusto, ovvero aprendo le finestre meno esposte al calore, arieggiando la stanza al mattino ed evitando il sole durante il giorno. Anche il ventilatore e l’aria condizionata sono buone soluzioni, a patto di usare quest’ultima con moderazione e di chiudere le persiane anche se l’interno è climatizzato. Se non si ha un condizionatore, ma solo un ventilatore, metterci davanti un panno umido. E ancora: preferire pasti leggeri a base di frutta e verdura di stagione e ricche di acqua, perché piatti sostanziosi, ricchi di grassi e zuccheri, non faranno che amplificare la sensazione di calore. E rinfrescarsi la sera con una doccia fresca prima di coricarsi. Si possono usare spray rinfrescanti, ma importante è anche il tessuto delle lenzuola: preferire lino e cotone, che permettono una migliore traspirazione e quindi di combattere meglio l’umidità. Non ultimo: tenere spenti Tv, computer e tablet, perché anch’essi sprigionano calore.