(Adnkronos) – “In oncologia l’impegno di Merck va avanti da 40 anni ed è costante, mirato a cercare di soddisfare quelli che sono i bisogni non soddisfatti dei pazienti oncologici. Con il lancio di tepotinib andiamo a soddisfare questo aspetto. Ci sono pazienti che non avrebbero alternative terapeutiche per una patologia come il cancro al polmone, che sappiamo essere la prima causa di tumore negli uomini e la seconda nelle donne e la prima causa di morte negli uomini”. Così Andrea Paolillo, direttore medico di Merck Italia a margine della conferenza stampa “Cancro al polmone: un’altra promessa mantenuta”, organizzata oggi da Merck Italia a Roma (Palazzo dell’Informazione) per il lancio in Italia di tepotinib, terapia orale in singola somministrazione giornaliera. In particolar modo, spiega, “il nostro impegno è per quei pazienti con alterazioni genetiche che causano lo skipping dell’esone 14 del fattore di transizione mesenchimale epiteliale (Metex14) e per i quali dopo una terapia a base di un farmaco immunologico e chemioterapia a base di platino, non ci sono alternative”.
E’ grazie alla tecnologia e all’evoluzione della capacità di poter sequenziare il Dna e l’Rna dei pazienti, che “siamo potuti arrivare a questo farmaco che è stato sviluppato da Merck in house”. Un risultato “che è nato dalla nostra ossessione, trovare soluzioni per i pazienti con urgenza, soprattutto soluzioni sempre più personalizzate. Da 40 anni ci occupiamo di tumori solidi, di terapie target. Circa 20 anni fa abbiamo lanciato il nostro primo anticorpo monoclonale per il fattore di crescita epidermico, e il lancio di tepotinib – conclude – è una conseguenza della nostra ricerca sempre mirata e focalizzata”.